Corsi di inglese a domicilio per bambini: idee franchising per mamme

di francesca


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Gentile Dottoressa Adamo ci spiega come è nata la vostra idea di creare Openminds e da quanto tempo siete presenti sul territorio milanese?

Openminds nasce nel 2004, e da gennaio 2005 si occupa specificatamente di corsi di inglese a domicilio. In altre parole, inviamo le nostre educatrici ed insegnanti madrelingua inglese a casa dello studente oppure in azienda. L’idea che sta alla base è dare ai nostri clienti la medesima comodità delle lezioni private, ma con il valore aggiunto della struttura scolastica, ovvero, la possibilità di avere a casa propria un’insegnante selezionata, formata, e coordinata da un dirigente scolastico che possa anche monitorare l’andamento del corso, avendo anche precise garanzie in termini di puntualità, affidabilità e continuità, tutte cose che sono assai difficili da reperire affidandosi ad un annuncio, e che comunque dipendono dalla fortuna.

In che cosa la vostra formula di insegnamento dell’inglese  è innovativa rispetto ad altre già esistenti?

Siamo stati la prima scuola a Milano a proporre il corso di inglese per bambini a domicilio, ed è stata una formula immediatamente copiata. Tuttavia, siamo ancora primi in questo segmento e credo che uno dei motivi sia la marcata personalizzazione dei corsi, lo sforzo che facciamo, ancora prima di iniziare le lezioni, di comprendere le inclinazioni del bambino e i suoi interessi, e di basarci sulle sue particolarità per creare un corso ad hoc. Le nostre insegnanti sono formate per comprendere ed interpretare i bisogni diversi di ogni studente, evitando di fare uso di programmi standardizzati. La stessa location (il corso di inglese nella cameretta del bambino) incoraggia la creazione di un rapporto di vicinanza, complicità e affetto tra insegnante e allievo. Sempre in questa direzione va lo sforzo eccezionale che Openminds fa per mantenere la continuità dell’insegnante durante tutto il corso. Non solo i bambini, ma tutti noi, impariamo quando siamo gratificati, e la complicità con l’insegnante è uno dei sentimenti più gratificanti che esistano.

Quanto è importante da 1 a 10 imparare l’inglese sin da piccoli?

Importantissimo. Oggi sappiamo tutti che il cervello dei bambini è programmato per imparare, ed imparare per acquisire il linguaggio. Si può arrivare a competenze elevatissime anche in età adulta, ma mai con la facilità e la spontaneità di un bambino.

C’è differenza tra l’insegnamento ai piccoli e agli adulti nel caso delle lingue e dell’inglese?

Naturalmente sì. Con gli adulti vale la pena, almeno in parte e comunque con un approccio pratico e conversazionale, introdurre una parte di formalizzazione: comprendere una regola significa sentirsi sicuri anche dove, per mancanza di pratica, non riusciamo ad automatizzate un modello corretto.

Con i bambini, invece, questo approccio deve essere completamente evitato: sono completamente contraria all’inglese tradotto, libresco e mnemonico che molti bambini imparano a scuola. Molto meglio imparare attraverso l’esempio, memorizzare i nuovi termini e frasi con la total physical response, cantare e fare lavoretti in inglese piuttosto che completare i soliti libretti. Questo solo per dire le cose più evidenti. Ma in comune, l’insegnamento a piccoli e adulti hanno che l’insegnante deve sapere sempre che si impara attraverso la gratificazione e che apprendere/insegnare è un’attività profondamente creativa ed affettiva.

Ci spiega come si svolge una lezione d’inglese ai bambini?

Dipende dalla lezione (se singola o in piccoli gruppi), dall’età, dal livello di inglese, dagli interessi di ogni bambino. Davvero, è difficile dare regole. Però posso dire che cosa non si fa durante una lezione di inglese: si evita di parlare in italiano e di tradurre (l’assunto è che l’inglese si impara facendo, non traducendo), si evita di accumulare molte parole che non vengono mai praticamente usate, si evitano lezioni troppo libresche e tradizionali, e anche di riprendere il bambino (la disciplina è demandata ai genitori o alla tata, che devono essere in casa durante la lezione). Tutto deve concorrere a creare un clima divertente e sereno per abbassare il “filtro affettivo” (ovvero quella barriera fatta di ansia, che spesso inibisce dall’imparare e dall’esprimersi in una lingua straniera: abbiamo tutti noi provato che con le persone con siamo a nostro agio parliamo in modo più fluido rispetto a quando siamo impacciati o timorosi di essere giudicati) e promuovere l’acquisizione della lingua.

Avete dei prezzi vantaggiosi?

Sì, e a fronte di una qualità molto alta dell’insegnamento. Il “trucco” sta in una gestione manageriale molto leggera, priva di inutili spese, che ci permette di concentrarci solo sull’essenziale: una organizzazione rigorosa e una formazione degli insegnanti severa ed estensiva. Grazie a questa razionalizzazione delle spese, le nostre tariffe sono concorrenziali. In particolare, unici sul panorama milanese, offriamo la possibilità di condividere la tariffa del corso singolo tra due o tre amici. Quando le mamme si mettono d’accordo tra di loro per fare seguire il corso al proprio figlio insieme  a due o tre compagni, c’è quindi un significativo risparmio: il corso personalizzato a domicilio finisce per avere un prezzo minore del corso collettivo in una scuola!

Come mai avete affiancato il servizio dell’insegnamento delle lingue a quello di corsi pre-parto?

Sono due cose diverse, affiancate solo dal fatto di essere mie passioni. In seguito alle due gravidanze è nato in me un forte interesse per il mondo del percorso-nascita. Ho frequentato i classici corsi preparto, ma mi hanno lasciato insoddisfatta: allora ho cominciato a lavorare all’idea di utilizzare le mie competenze in termini di didattica per organizzare, insieme ad ostetriche che stimavo, programmi di corsi preparto più approfonditi. Avendo io insegnato tanti anni, sia pure in un campo diverso, ho una sorta di deformazione professionale per cui tendo costantemente a chiedermi: come si può ottimizzare il passaggio di competenze? Come migliorare l’esperienza umana, oltre che intellettuale, legata alla frequenza di un corso?

Da qui nasce www.corsipreparto.com, che prevede la personalizzazione del percorso didattico del corso preparto e la possibilità di farlo a domicilio: una risorsa per le tante donne costrette a riposo assoluto in gravidanza, oppure che lavorano con ritmi sostenuti fino all’ottavo mese e non riescono a ritagliarsi tempo per il corso, oppure con particolari curiosità. Facciamo anche corsi di gruppo tradizionali, ma con un taglio più profondo di quanto ho riscontrato essere la media dei programmi tradizionali. Il nostro target sono le moltissime donne colte che vogliono fare della gravidanza un’occasione per conoscere il proprio corpo e la propria sessualità sotto un nuovo punto di vista. Inoltre, i nostri gruppi sono piccoli per dare spazio alle domande di tutti, e li organizziamo in diverse aree della città per non costringere le donne ad attraversare Milano con il pancione, trovando finalmente corsi di qualità anche sotto casa. Oltre ai corsi preparto, facciamo anche corsi di yoga e nuoto per gestanti, assistenza in allattamento e puerperio. E ci sono molte novità in arrivo….

Quali?

Noi al momento lavoriamo solo a Milano, ma sia per la scuola di inglese che per i servizi per gestanti, riceviamo regolarmente svariate richieste da altre città, a cui oggi non siamo in grado di rispondere. Quindi, per entrambi i servizi, stiamo attivando una rete di franchising, ovvero cerchiamo partners che possano aprire servizi analoghi nelle proprie città. Desideriamo formare così una rete di professionisti, garantendone la qualità, che possa esportare i servizi che abbiamo a Milano anche in centri dove, talvolta, trovare un moderno corso di inglese per bambini o un corso preparto sotto casa è impresa ardua. Inoltre, penso che questa proposta di franchising possa essere interessante soprattutto per mamme che vogliono reinventarsi imprenditrici.

Come funziona il Franchising di Openminds?

Io lo chiamo franchising leggero, perché la particolarità che ho voluto per la mia rete di affiliazione è il fatto che non prevedesse investimenti onerosi in fase di avvio e spese consistenti di mantenimento. Se confrontiamo la mia proposta con la concorrenza di altre scuole di lingua che offrono affiliazione, balza agli occhi il fatto che la mia formula propone un’entry fee limitata e costi di gestione bassissimi. E’ una proposta allineata con i tempi di crisi che stiamo vivendo, ma la mia esperienza dice che ciò permette un’alta redditività e dà i margini per mantenere le tariffe ragionevoli senza nulla perdere in qualità. Come è possibile? La chiave sta nella forza del nostro sito web, capace di generare richieste e valore, e nella formula organizzativa leggera che abbiamo perfezionato negli anni.

Per rete di franchising Openminds, penso a scuole che inviano insegnanti madrelingua a domicilio, garantendone scrupolosamente la selezione, formazione e coordinamento (come facciamo qui a Milano), ma anche (per i centri più piccoli) a bravi insegnanti che trovano attraverso di noi uno strumento commerciale efficace e una maggiore consapevolezza metodologica, in grado di trasformare e sviluppare il loro lavoro, rendendoli più competitivi sul proprio territorio. La flessibilità che negli anni ha contraddistinto il nostro lavoro è ancora una volta la chiave: le tariffe di entrata, sempre vantaggiose, saranno modulate anche a seconda del territorio coperto e del tipo di organizzazione (scuola o insegnante singolo) che vale la pena creare in quel determinato centro urbano.

Perchè dice che questa è una possibilità interessante per una mamma che vuole reinventarsi imprenditrice?

Per tre motivi:

  1. Uno, come ho già detto, è il fatto che gli oneri economici iniziali sono molto limitati, e ciò permette a chiunque abbia costanza e talento di lavorare, non solo a chi dispone di un patrimonio economico da investire. Oggi sono molte le donne penalizzate dal mondo del lavoro che faticano a ricostruirsi un’alternativa e questa proposta potrebbe essere una soluzione alla portata di tutti.
  2. In secondo luogo, come me, un’affiliata Openminds può lavorare da casa: in questo modo si conciliano i ritmi anche elevati del lavoro con la gestione di una famiglia.
  3. Per finire, questo è un lavoro interessante per una mamma, perchè ha molto a che fare con l’educazione dei bambini, i programmi scolastici, il gioco e lo studio.

Prevedete di fare qualche cosa di simile anche per i corsi preparto?

Sì. Esattamente nella stessa maniera, prevediamo di creare una rete di ostetriche nei grandi e piccoli centri di Italia, offrendo loro la possibilità di affiliarsi al sito e ottenere così un valido strumento commerciale, e offrendo loro una metodica didattica efficace e profonda. Ancora più dei corsi di inglese, è incredibile come in tante città e cittadine manchi una vera offerta di corsi preparto alternativi alle strutture ospedaliere, e che possa efficacemente coprire il territorio e servire tutte le donne. Con lo sviluppo del mio sito punto proprio a coprire questa mancanza. I vantaggi per un’ostetrica affiliata sono i medesimi elencati prima: tariffe differenziate a seconda se è una professionista singola o una struttura, ma sempre competitive, nonché una modalità di gestione ottimizzata che permette di restare accanto alla famiglia.

Contatti per i corsi e info franchising:

Claudia Adamo

0226300666
3332105724
claudiaadamo@hotmail.com

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