Lavorare all’estero, 5 consigli per trovare un impiego fuori dall’Italia

di Cinzia Rampino


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Come si fa a cercare lavoro all’estero?

E’ davvero l’impresa titanica che pare essere a prima vista?

Quali siti consultare?

Vediamo i consigli per trovare un impiego di lavoro fuori dall’Italia.

Primo consiglio: Esperti di lavoro

La ricerca di lavoro, sia in Italia che all’estero, come dicono gli studiosi di psicologia del lavoro, non è cosa semplice e bisogna pensare a la stessa come “un lavoro di per se stessa”.

Quindi, per cercare efficacemente lavoro all’estero, dobbiamo diventare “esperti ricercatori” di lavoro fuori Italia. Il primo gradino, pertanto, è prendere visione di tutto ciò che offre il mercato estero, “facendosi l’occhio” sulla situazione e sul Paese in cui vogliamo andare a vivere. Consultare i siti come Career e Monster, i website delle università estere e delle grandi aziende straniere, in base a ciò che si vuole fare, è il primo passo.

Secondo consiglio: la lingua

Il secondo passo, infondo considerabile come il passo zero, è la lingua. Valido come pre-requisito per lavorare all’estero, diventa invece elemento indispensabile una volta che abbiamo preso visione di ciò che andremmo a fare fuori. Se per esempio la nostra meta è un lavoro in un albergo in Germania, dovremmo allenarci il più possibile con il tedesco o per lo meno con l’inglese su riviste di categoria, esercitazioni on-line e decisamente con un corso se con la lingua siamo messi male.

Terzo consiglio: le conoscenze

Gli appoggi e la rete di conoscenze di persone all’estero possono fare la differenza. In questo senso, il vero consiglio è quello di non cercare appoggi da amici e parenti ma di creare un network stimolante con colleghi e altri lavoratori con i quali è necessario conversare in lingua. In questo senso va bene anche agganciarsi agli studenti Erasmus ma anche partire come ragazza7ragazzo alla pari.

Quarto consiglio: essere aggiornati

Secondo il Sole 24 Ore, Eures, la rete europea dell’impiego, raccoglie quasi 1,4 milioni di offerte di impiego, più di 2.900 datori di lavoro e oltre 1000 consulenti; Eurojobday, derivato della stessa Eures, fa incontrare domanda e offerte di candidati con annunci di lavoro costante; Portale Europeo per i Giovani offre aggiornamenti continui su opportunità di assunzioni e internship pagate in istituzioni e aziende private in tutta Europa. Monster.com, lo stesso Linkedin, OverSeasJobs e Career, insomma, vanno controllati sempre e bisogna essere iscritti alle newsletter.

Quinto consiglio: essere competitivi

Pensare che l’estero sia irraggiungibile così come credere che per iniziare bisognerebbe svendersi sono falsi miti. Qual è la realtà? La verità è che per trovare lavoro all’estero è bene essere competitivi e il modo migliore per farlo è fare un bilancio di competenze. Se state pensando di mettere a frutto le vostre conoscenze, perciò, espatriandole per un periodo di tempo, rivolgetevi ad una agenzia con cui lavorare su voi stessi, ad esempio Adecco o altri, e mettete a fuoco qual è il vostro reale bagaglio di conoscenze e competenze che potrete sfruttare fuori, in base al Paese in cui andate. Evidenziate le vostre défaillance e lavorateci su.

A questo punto, fate la valigia! Siete pronti ad affrontare la nuova avventura. Ah, a proposito: vivete il tutto con lo spirito giusto, quello appunto di avventura.

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