Dillo con i fiori: quali significati hanno i fiori nelle altre culture?

di Elisa Malizia


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Il linguaggio dei fiori è ormai noto ma, stranamente, non è universale. Anche i colori di ogni singolo fiore cambia da cultura a cultura, quindi se avete intenzione di regalare dei fiori, oppure vi apprestate a compiere qualche viaggio all’estero, è bene conoscere qualche piccola variante, per evitare le gaffes. Sono pochi, infatti, i fiori che conservano lo stesso significato in Occidente e in Oriente e anche i colori cambiano in questo senso.

Un colore che rappresenta ovunque il sole, la vita e la gioia è il giallo; le rose gialle, un tempo simbolo di gelosia, sono oggi interpretate diversamente. Un bel bouquet formato da fiori gialli, sia semplici che più elaborati, porta sempre allegria e un bellissimo augurio di felicità per chi lo riceve. Solo in Egitto il colore giallo è simbolo di lutto, dunque in questo paese non andrebbero mai regalati fiori di questo colore. Il bianco, in Occidente, è simbolo di purezza e verginità, legato all’infanzia e all’ingenuità, ma in Oriente è il colore del lutto, dunque anche i fiori bianchi ricordano questi momenti dolorosi. In Giappone e in Cina, dunque, evitate di regalare mazzi di fiori bianchi.

I tulipani, invece, hanno un significato positivo in tutte le culture; in Occidente, essendo i primi fiori primaverili, parlano di rinascita, piccole gioie, allegria, sincerità e vitalità, mentre in Oriente rappresentano l’amore perfetto e duraturo. Ovviamente, è bene non scegliere tulipani di un colore ben accetto nelle altre culture, come abbiamo già visto. Anche il loto, fiore che ha una valenza importante da punto di vista religioso per i buddhisti e per gli induisti, ha un significato universale di purezza incontaminata: nasce dal fango, è lì che si alimenta, vive nell’acqua, ma il colore non viene minimamente intaccato. È simbolo di ciò che non può essere sporcato dalle corruzioni umane. Il loto, poi, è uno dei fiori più richiesti per quanto riguarda i tatuaggi.

I fiori blu, sempre più rari in natura e riprodotti con innesti, hanno in genere significati molto alti e nobili, proprio in virtù di questa loro condizione particolare. L’iris blu è simbolo di amicizia eterna, di fiducia incrollabile, mentre le ortensie, bellissime piante perenni, vengono usate nei matrimonio come augurio di eternità. In Cina, il colore blu rappresenta l’immortalità, in Iran la spiritualità più profonda. Il colore viola, altra tonalità sempre più rara, rappresenta in Occidente la regalità, ma anche la modestia e la sincerità, un animo nobile e onesto; solo in Thailandia viene usato per simboleggiare il lutto. Un fiore molto comune, la gerbera, viene generalmente accettato con gioia in tutte le tradizioni, ma molto dipende dal colore; una gerbera rosa rappresenta la giovinezza, gialla la gloria, arancione l’allegria e rossa è la vittoria, ma questo solo in Occidente: in Oriente si tiene conto dei colori tradizionali descritti prima.

I fiori più regalati e venduti, ovvero le rose rosse, non hanno universalmente la stessa valenza. Se in Occidente sono simbolo di amore e passione, regalate per San Valentino e per gli anniversari, in Cina viene donata alle spose come buon augurio. In India, la rosa rossa è simbolo di purezza, mentre per la cultura ebraica è l’emblema del peccato. In Sud Africa, invece, il rosso è il colore del lutto.

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