L’amore non è un film: in libreria una guida semi-seria sui rapporti di coppia

di francesca


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Giovanna Gallo dopo il suo esordio con Eroine Multitasking arriva in libreria con un nuovo manuale dedicato a noi donne che prende ispirazione dalle commedie romantiche. Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea nasce sempre da una passione: io non mi vergogno a dire che sono completamente pazza per i film d’amore, soprattutto quelli “american style”! Li guardo da sempre, più e più volte, piango per le stesse scene, mi innamoro sempre degli stessi personaggi (di solito i Bastardi Dal Cuore Tenero, che colpiscono il mio cuore). Insomma, ho molta competenza in materia, come qualsiasi altra donna appassionata di commedie romantiche al mondo. In più, ho uno spirito d’osservazione molto acuto, cosa che mi ha permesso di notare durante la visione prima e di commentare nel libro poi tutte le scene ricorrenti, i personaggi, le frasi più abusate e i cliché della maggior parte dei film romantici degli ultimi vent’anni. Un lavoraccio? Potete dirlo forte: guardateli voi tutti i film con Jennifer Lopez, uno di fila all’altro!

Perché le nostre lettrici dovrebbero leggere “L’amore non è un film”?
Per sorridere un po’. Il libro è molto ironico, com’è nel mio stile, e racconta di film che tutte le lettrici hanno visto almeno una volta nella vita. In molti capitoli ho aggiunto delle schede “tecniche” per trasporre nella realtà ciò che di solito vediamo nei film. Cosa viene fuori? Un disastro!

Nel tuo libro hai citato tantissimi film e serie tv. Consigliaci i cinque migliori titoli che parlano d’amore e di altri pasticci in rosa.
Senza andare a scomodare i vecchi classici, direi che ogni donna, almeno una volta nella vita, deve vedere Harry ti presento Sally: un covo di insegnamenti sui rapporti tra uomo e donna che agli inizi degli anni Novanta erano a dir poco innovativi, e sono validi ancora adesso. Sicuramente Love Actually, una deliziosa Christmas Comedy; Notting Hill, C’è posta per te, Se scappi ti sposo, Il Matrimonio del mio Migliore Amico finiscono tutti a pari merito in terza posizione; 500 giorni insieme, che pur non essendo tecnicamente una commedia romantica, dà uno sguardo lucido su un certo modo di fare cinema; e una piccola chicca dell’anno scorso, Questione di tempo: un film dolcissimo, ben recitato e con un messaggio positivo e romantico che farà letteralmente frignare le ragazze romantiche (come ho fatto io, d’altronde).

Capitolo dopo capitolo affronti quelle che tu stessa, nell’introduzione del tuo libro, hai definito “fasi dell’amore”, snocciolando tutta una serie di situazioni e luoghi comuni narrativi che quasi mai nella realtà trovano un riscontro concreto: raccontacene un paio, quelli che definiresti “paradossali”.
Sicuramente quelli legati al matrimonio: nelle commedie rosa ci si sposa sempre in un gazebo, la sposa è super rilassata, ci sono sempre immotivate statue di ghiaccio anche a 40° all’ombra, ma soprattutto gli sposi prendono e partono un secondo dopo aver detto Sì, lo voglio. Andiamo, chi ha la forza di farsi 15 ore di aereo dopo un anno di preparativi e una giornata faticosa come quella delle nozze? Ma soprattutto, chi ha voglia di sentir blaterare, nella vita vera, suocera e mamma sul fatto che non potranno commentare il matrimonio il giorno successivo, perché voi siete già alle Maldive?

Uno dei capitoli che più ci ha fatto sorridere, e riflettere, è quello in cui ci parli delle “regole del lasciarsi” e di quella fase pre-rottura che per consolazione chiamiamo “pausa di riflessione” e che nelle commedie romantiche presagisce quasi sempre il lieto fine. Ma le cose come stanno davvero, secondo te?
Siccome “la vita non è un film”, appunto, è difficile adeguarsi agli standard da commedia che abbiamo visto al cinema. Due si mollano per mesi, frequentano altre persone e sembra quasi si siano dimenticati, ma poi ce li ritroviamo sull’altare a promettersi amore eterno! Nella vita vera le pause di riflessione non presagiscono mai nulla di buono, specialmente in una relazione “storica”: se due decidono di mettere in standby una storia dopo tanto tempo, vuol dire che ci hanno pensato molto e il passo successivo non è mai verso l’altro, ma nella direzione opposta. Nei film invece tutto, per copione, ovviamente, si sistema: ma a chi volete darla a bere?

Come sarebbe la tua vita perfetta in una commedia romantica?
Il sogno di ogni donna che è cresciuta a pane e Sex and the city è essere come Carrie Bradshow, ma io, nei miei sogni, sono oltre, sono un mix tra Carrie, Bridget Jones e Becky Bloomwood di I Love Shopping: insomma, una donna in carriera che però è anche molto ironica e lucida sulla sua vita e le sue sfighe e una sana passione per lo shopping. Berrei Cosmopolitan dal mattino alla sera, uscirei tutti i giorni, frequenterei uomini bellissimi. Nei miei sogni, a un certo punto ricevo anche una proposta di matrimonio sensazionale, di quelle che la gente poi ne parla per mesi. Nella realtà, la mia vita è un mix delle tre eroine da commedia rosa, ma con molto, molto più sonno la sera, meno uomini (ne ho solo uno, da dieci anni, e mi basta) e soprattutto nessuno mi ha ancora chiesto in sposa!

Tre regole per far funzionare un rapporto di coppia: secondo te quali potrebbero essere?
Qui entra in gioco la mia esperienza di “fidanzata decennale”: penso che per far durare una coppia ci voglia molta forza di volontà. Io ho superato anche tre anni a distanza (molta, molta distanza) con il mio compagno e posso dire che, se oltre all’amore non ci fosse stata anche una sana dose di spirito di sacrificio, non ce l’avremmo mai fatta. E poi, bisogna essere sempre consapevoli che non esistono brutte giornate, se a casa, la sera, c’è qualcuno ad aspettarci. Senza darlo mai per scontato, ma vivendolo come un vero privilegio.

Chiudiamo con un pettegolezzo: questa proposta di matrimonio di cui parli spesso è già arrivata?
Questa fantomatica proposta di matrimonio, che è praticamente diventata un tormentone sui miei canali social, non è ancora arrivata! Il mio compagno non è sicuramente Hugh Grant, quindi, se mai scappassi in aeroporto per fuggire da lui in un impeto di teatralità, potete star sicure che nessuno bloccherebbe l’aereo per chiedermi in moglie tra gli applausi degli altri passeggeri. I nostri uomini sono adorabili, ma di certo non vanno pazzi per “Il grande gesto da film”. Io il mio fidanzato lo adoro ugualmente, ma se mi fa scegliere da sola la data del matrimonio per esasperazione, giuro che lo mollo!

L’amore non è un film lo trovate già in libreria e su Amazon in versione ebook.  

 

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