Distacco di placenta: sintomi, cause e come intervenire

di Carmela Giglio


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Si tratta di un coagulo di sangue che si forma improvvisamente tra la placenta e l’utero, che causa la perdita di aderenza della placenta con l’utero e quindi il suo distacco. Ma come riconoscerla in tempo e quali sono i rischi per l’embrione? Ecco quello c’è da sapere.Dista

Distacco della placenta: sintomi

Se il distacco si verifica nei primi due mesi di gravidanza si parla di distacco trofoblastico. Il distacco di placenta vero e proprio, invece, si può avere dopo il terzo mese di gravidanza. Ad ogni modo, i sintomi del distacco della placenta possono essere: perdite di sangue, dolori addominali, mal di schiena (specie nella zona bassa), contrazioni uterine anomale, forti dolori nella zona dell’utero, movimenti del bambino ridotti, malessere generale. Comunque, nella maggior parte dei casi quando si manifesta un distacco della placenta (ovvero la membrana che protegge il neonato) si hanno delle perdite di sangue evidenti, solo in alcuni casi il distacco può essere asintomatico e visibile solo al controllo ecografico.

Distacco della placenta: cause

Le cause del distacco della placenta possono essere riconducibili a dei traumi all’addome o ad una rapida perdita del fluido amniotico. Tuttavia esistono anche dei fattori di rischio che possono causare il distacco della placenta: il fumo, un precedente distacco della placenta, traumi, abuso di sostanze, età della madre, preeclampsia, diabete gestazionale, pressione alta, una gravidanza gemellare, malattie o disturbi che erano già presenti nella donna prima della gravidanza.

Distacco della placenta: come intervenire

Ma come intervenire in seguito al distacco della placenta in gravidanza? Generalmente, se il distacco si ha nei primi due mesi di gravidanza, ma è ancora presente l’attività cardiaca dell’embrione, alla donna vengono prescritte delle cure ormonali, oltre che il riposo e la prescrizione di alcuni farmaci. Se, invece, non viene rilevata alcuna attività cardiaca dell’embrione, si parla allora di aborto.

Nel caso in cui il distacco della placenta avvenga durante il secondo o il terzo trimestre di gravidanza, questo causa delle perdite ematiche che vanno sempre e comunque segnalate al medico ginecologo. E’ importante chiamare subito il medico oppure andare al pronto soccorso ostetrico perché il distacco della placenta può causare anche la morte del feto. Infine, è bene sapere che viene eseguito un cesareo di emergenza se il distacco si ha nel terzo trimestre o quasi a termine della gravidanza.

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