Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle. Ospite: Fabio Volo.
I primi 60 anni di Nancy Brilli: “non ho un amore ma sto riordinando la mia vita”
Nancy Brilli si appresta a spegnere 60 candeline il prossimo 10 aprile. In occasione di una data così “impegnativa” l’attrice romana fa un bilancio della propria vita fin dal dolore per la perdita della madre quando era ancora bambina. Scopriamo, di seguito, cosa ha rivelato della sua vita privata.
Nancy Brilli compie 60 anni (intensi)
“Sessant’anni intensi vissuti con degli azzardi ma anche con coscienza e tanta energia”. In occasione di questa bella “cifra tonda” Nancy Brilli si è racconta all’Adnkronos alla vigilia del compleanno, che sarà il prossimo 10 aprile, ripercorrendo fasi salienti della sua vita.
La morte della madre a 10 anni
La Nancy Brilli di oggi appare tanto diversa dalla bambina e dall’adolescente che era. “Da ragazzina avevo quasi paura della gente, stavo molto da sola, non avevo il permesso di uscire, non avevo tanti amici. Oggi – dice l’attrice – se voglio stare sola lo decido io, è una mia scelta. Ma se della mia infanzia non ho grandi ricordi, a 10 anni ho perso mia madre e il dolore è stato talmente forte da cancellarmi la memoria di quel periodo. Mi dicono fossi una bambina buonissima, sempre lì a disegnare, immersa nel suo mondo artistico. Non sono mai, riuscita a sognare mia madre. Ho tentato anche l’ipnosi: niente da fare. E’ tutto sepolto sotto strati e strati di coscienza e non è mai venuto fuori nulla”. Brilli racconta quindi di essere cresciuta con la nonna paterna e di essere diventata un’ adolescente molto agitata e inquieta.
“Mia nonna odiava le donne”
Una seconda mamma? “No – si fa dura la voce dell’attrice – una donna che mi ha fatto solo da tutrice, e perché costretta a farlo. Una donna che detestava le altre donne, che per lei erano tutte stupide o tutte poco di buono, la classica madre italiana di figlio maschio, adorato”. Maschio, appunto. Non c’era spazio per una donna, anche se bambina e nipote orfana. “Forse, proprio per questo, al contrario di mia nonna, io ho un immenso senso di protezione verso le donne, soprattutto quelle in difficoltà”, racconta Brilli, che in passato si è impegnata in varie campagne contro la violenza sulle donne o in iniziative a favore di donne in periferie difficili come Scampia a Napoli o San Basilio a Roma.
L’esordio al Sistina di Roma: “Il lavoro è stato la mia cura”
Fino a quando, a soli 19 anni, è capitato per caso il primo film, fatto solo perché mi davano soldi che mi avrebbero permesso di andare via da casa. Non pensavo – confessa – che sarebbe stato il mio lavoro. Ma l’avrei capito dopo poco, nel 1986, debuttando al Sistina di Roma nel musical ‘Se il tempo fosse un gambero'”, diretto da Garinei. “Io mi ero iscritta all’Istituto superiore per le industrie artistiche e al Centro sperimentale di cinematografia dove mi avevano anche accettata, ma poi i registi hanno cominciato a chiamarmi e ho lasciato perdere il resto. Lì ho capito che fare l’attrice era il mio mestiere. Un mestiere che è stato la mia cura”.
“Sto mettendo ordine nella mia vita”
“La felicità non si declina in maniera costante. Diciamo che non sono infelice, diciamo che sicuramente vivo una fase serena, positiva, sto bene, ho imparato tante cose di me e le ho messe nelle giuste caselle”. L’operazione cassetti appunto: “Sì, io ho come una cassettiera mentale dove per esempio c’è il cassetto degli amici, il cassetto di quelli con cui vai al cinema, quelli che incontri al Premio X e con cui parli solo di lavoro. Ho spostato un sacco di gente da un cassetto all’altro, dando un ordine diverso. Forse prima non sarei riuscita a farlo perché, essendo stata una bambina abbandonica, avevo bisogno di affetto a tutti costi e da tutti, puntavo più sulla quantità che sulla qualità.
“Perché dover piacere a chi non ci piace?”
Oggi mi chiedo perché dover piacere sempre tanto a tutti, persino a quelli che manco ti piacciono? Oggi non mi interessa più il consenso assoluto, l’unanimità. Per questo da alcuni cassetti ho eliminato tante persone finte, che non valevano niente, che mi stavano accanto per qualche tipo di profitto. Dunque, dal 60esimo in poi inizio ‘purificata'”.
“Oggi so scegliere”
“Oggi prendo più decisioni, seleziono e mi assumo più responsabilità. Non sto più ad aspettare la telefonata: è già da un po’ che mi creo da sola occasioni interessanti, soprattutto in teatro. Mi sono scelta registi, commedie, colleghi” ha detto in merito al lavoro. “‘Compagni di scuola resta il mio film preferito perché lì ho visto un grande direttore di attori: Carlo Verdone. Così come lo era Gigi Proietti, che non mi ha mai diretto ma con il quale negli anni ce lo siamo sempre ripromessi. Lui però voleva trovare la cosa giusta per me e…poi, purtroppo, non c’è stato tempo!”.
“Sabrina Ferilli mi corteggiava con rose rosse”
E sempre tra i ricordi di lavoro, c’è un aneddoto che ricorda con piacere? “Uno divertente fu il corteggiamento, quasi da fidanzato, che mi fece Sabrina Ferilli per convincermi a fare la serie tv ‘Commesse’ insieme a lei. Mi mandava fasci di rose rosse, come un amante galante. Io in quel periodo avevo tante proposte di cinema e l’idea di fare una serie così lunga mi lasciava perplessa, ma poi evidentemente mi sono lasciata convincere”, sorride.
“Non sono tutta rifatta, sono fotogenica”
Sul rapporto con la bellezza e con il tempo che passa, Nancy Brilli non esita un secondo e scandisce: “Io amo la bellezza, mi piace essere bella e mi piacciono le persone belle, fosse per me aiuterei tutte le persone a crearsi un’armonia. Certo – ammette – il corpo non è più quello di quando avevo 20 anni, ma ci tengo che sia sano perché – sorride – devo tenermi in forma ancora per un po’, per i miei nipoti. Detto ciò, non sono una fissata per le diete o per allenamenti quotidiani strong perché di fondo sono una pigra”.
Certo, “si cambia col passare degli anni e se qualcuno si può dare una ‘aggiusticchiata’ se la dà, ma gli stravolgimenti che vedo in giro mi fanno impressione: essendo stata con un chirurgo plastico, in quel periodo erano tutti convinti che fossi una ‘tutta rifatta’, basti pensare – racconta – che era la prima domanda di qualunque intervista. Un incubo. In realtà – confessa – se uno mi vede di persona capisce che non è così e che sono solo molto fotogenica”.
“Tengo molto al benessere altrui”
L’amore ha un ruolo importante nella vita dell’attrice che però, prima di quello ‘romantico’, parla del suo amore per gli altri: “E’ una cosa che mi definisce, ci tengo al fatto che le persone stiano bene, mi prendo cura delle persone che conosco e anche di alcune che non conosco, come i miei 12 bambini adottati a distanza in India, mi fa stare bene e mi dà un senso aiutare specialmente le donne. Ti rendi conto che questo tipo di amore ti arricchisce, e ricevi sempre molto più di quanto dai”.
“Non ho l’amore ma una famiglia (del cuore) che mi ama”
Quanto a una relazione sentimentale confessa: “In questo momento non c’è ma non sono chiusa ad accoglierla. Sicuramente oggi sono molto più selettiva, perché dopo la mia ultima storia, ho voluto capire perché finivo sempre con un certo tipo di persone, perché i discorsi e le liti finivano sempre in un senso, insomma il perché di queste coazioni a ripetere. E la risposta quasi sempre è stata il mio cercare a tutti i costi una famiglia. Fino a quando mi sono resa conto che la mia famiglia è mio figlio, i pochissimi amici veri, che si contano su una mano, per i quali farei qualsiasi cosa e loro farebbero lo stesso per me, insomma le persone del cuore. A differenza della famiglia di sangue che è un terno a lotto, un dado estratto, che non ti scegli, la famiglia di cuore la scegli tu!”.
Progetti futuri: “Ridere ogni giorno”
Mentre sui sogni futuri, niente voli pindarici ma cose concrete e anche semplici: “L’augurio è stare in salute perché, quando sarà, vorrò essere una nonna presente, il che non significa rompiscatole o invadente. Sogno di stare in pace con me stessa e con gli altri, perché ho vissuto troppi anni tormentata”. E infine: “Se dovessi incontrare un uomo capace di condividere delle sane risate ben venga. Sì – conclude Nancy Brilli – il mio augurio è di essere di buonumore tutti i giorni.