Tv

Residenti di via Asiago inferociti con Fiorello, “Non ne possiamo più di Viva Rai 2” e lui si scusa

La trasmissione di Rosario Fiorello viaggia verso la chiusura stagionale con un record di telespettatori mattutini ma c’è anche chi esulta per la fine del programma. Sono i residenti di via Asiago, la strada da cui viene trasmessa Viva Rai Due, dove si trova il box in cui Fiorello e company si diverte a condurre la mattiniera trasmissione e dove poi si esibiscono tutti gli ospiti. Un grande baccano che dura da settimane che, se piace a chi guarda dalla tv, di certo non fa piacere a chi sta nei palazzi attorno alla sede Rai. 

Urla, rumore ma anche inquinamento a Viva Rai Due

Fastidi, musica alta fin dalle 6.30 di mattina, rumori molesti- dallo scoppio di palloncini al ballo del tip-tap-, urla dei fan e cori, macchine e mezzi in perenne doppia fila: in via Asiago non c’è davvero pace per i residenti, ‘tormentati’ dalla presenza della struttura trasparente che ospita Fiorello in diretta ogni mattina per il buongiorno di Rai2, tanto da spingerli a inviare una dettagliata lettera al direttore di rete. La trasmissione, ‘Viva Rai2‘, non è affatto apprezzata da chi involontariamente la ospita sotto le finestre di casa.

Casi di abbandono di rifiuti a Viva Rai Due

Quello che infastidisce i residenti, oltre al baccano, sono anche palloncini e coriandoli in plastica, i quali aderiscono al suolo e cadono nel giardino condominiale di Via Asiago 9, ma anche nelle caditoie, dalle quali non vengono rimossi. Non si contano i casi di abbandono di rifiuti da parte degli spettatori”-, esiste anche un problema di sicurezza stradale, spiegano da via Asiago. 

Le scuse dello showman

Fiorello comunque si è scusato cercando di smorzare i toni. Ecco cosa ha detto. “Vorrei dire che noi fuori non abbiamo diffusione. Quando voi sentite la musica, a casa si sente ma fuori hanno gli auricolari – le parole di Fiorello a Viva Rai2 – Comunque il casino c’è, e non possiamo biasimare chi si lamenta, lungi da noi farlo. Noi quando siamo fuori cerchiamo di fare piano, ci parliamo muovendo le lebbra, e ogni tanto c’è qualche schiamazzo perché arriva il pubblico da ogni parte d’Italia ed è contento quando viene qua. Comunque vi chiediamo sempre, umilmente scusa”.