Grande Fratello VIP, Giovanni Ciacci: “Sarò il primo concorrente sieropositivo”

di Redazione


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“Sono sieropositivo e farò il Grande Fratello Vip“. Lo ha rivelato Giovanni Ciacci, costumista e consulente di immagine, attraverso le pagine del settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini.

“Lo dico a tutti, mi sono ammalato, ma oggi, con le cure, chi ha l’HIV è come gli altri, vive con chiunque senza rinunce né paure: il virus non si trasmette più. Sarò nella ‘casa’ per farlo capire agli italiani: non abbiate paura dei sieropositivi, sono uguali a voi”, ha raccontato Ciacci, 51 anni, nell’intervista sul numero del settimanale in edicola da oggi, mercoledì 24 agosto.

Ciacci ha spiegato: “Oggi non dobbiamo curare l’AIDS, dobbiamo curare l’ignoranza delle persone, dobbiamo abbattere i pregiudizi che ancora vengono alzati contro chi è malato”.

Ciacci ha anche detto di conoscere “tanti colleghi e colleghe che in passato, anche in un passato molto recente, sono stati esclusi dai reality perché avevano l’HIV”. Ad esempio, “mi hanno raccontato che una mia collega famosa è andata da un direttore di rete della sua azienda a dirgli di non farmi lavorare perché ero malato”.

Ciacci ha, poi, ricordato: “Negli Anni 80 la parola HIV era sinonimo di morte. Le cure antiretrovirali non si erano ancora trovate, moriva un sacco di gente. Per chi si infettava la sieropositività era solo l’anticamera dell’AIDS che lo avrebbe condotto dritto al cimitero”.

Oggi, invece, “Il tasso virale nel sangue viene annullato e non ci si ammala più di AIDS. Certo, si muore ancora: chi non si può o non vuole curarsi o chi si accorge troppo tardi della sua sieropositività, magari in AIDS conclamato. Ecco, in questi casi è difficile intervenire con successo sulla malattia”.

Tuttavia, “se io mi tagliassi le vene di fronte a te e tu entrassi in contatto con il mio sangue non ti accadrebbe nulla, semplicemente perché nel mio sangue il virus non c’è. C’è nella mia mappatura genetica, c’è se sospendo le cure, ma se mi curo nessuno corre alcun rischio”.

LEGGI ANCHE: Prima donna guarita dall’HIV con una cura rara ma pericolosa.

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