Sanremo 2023, dopo il raptus Blanco chiede scusa alla “città dei fiori”

di Romina Ferrante


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“Cadono fiori, Ariston. Si spezzano fiori, Ariston. Cala il sipario, Ariston. Ti ho messo in lacrime come la mia mamma Ariston. Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi… rido rido rido rido rido e grido perché non sono perfetto come mi volevi ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia”.

Con questi versi, scritti ieri a notte fonda, Blanco ha chiesto scusa alla “città dei fiori”, quegli stessi fiori che lui ha distrutto in un raptus di follia durante la sua esibizione de ‘L’isola delle rose’, il suo nuovo singolo, al Festival di Sanremo.

Colpa di un ricevitore sbagliato che non gli faceva arrivare la musica. Un problema tecnico che gli ha fatto completamente perdere la testa. Il gesto ha suscitato lo sdegno e i fischi degli spettatori presenti all’Ariston e di tutto il pubblico a casa.

Blanco distrugge i fiori di Sanremo.

Il cantante, vincitore dell’edizione passata di Sanremo insieme a Mahmood stamattina si è reso conto di aver sbagliato e già stamattina ha contattato telefonicamente Amadeus per chiedergli scusa e condiviso su Instagram sul suo profilo ufficiale la foto della poesia-canzone intitolata Ariston.

Blanco scuse

I versi di Blanco per chiedere scusa a Sanremo

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Gianni Morandi: “Ho fatto di peggio, magari non in prima serata”

In conferenza stampa, Gianni Morandi, dispiaciuto per quanto accaduto sul palco dell’Ariston, ha dichiarato: “A 20 anni ho fatto di peggio, magari non in prima serata. La scopa? Non era per dargli una lezione, era un gioco per sdrammatizzare. Blanco è un artista di talento e si è già scusato”.

Amadeus, ieri sera, in collegamento con Fiorello ha spiegato che quella di Blanco non è stata una recita. “Era previsto che desse un calcio alle rose, che facesse qualcosa di particolare. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori” – ha commentato il direttore artistico, che ha poi aggiunto: “non è previsto che ricanti” il suo nuovo singolo. A 20 anni capita di sbagliare, lui è consapevole di avere fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato”.

Telefono Rosa: “le scuse non bastano, la violenza non va giustificata”

“La violenza non va mai giustificata, ma denunciata”. A parlare è stata un’associazione come Telefono Rosa, che da oltre 30 anni si batte contro qualsiasi forma di violenza, supportando donne e minori ed educa i giovani al rispetto e alla parità di genere.

L’associazione si è così espressa sul triste spettacolo di ieri sera: “Ai giovani e alle giovani continuiamo a lanciare messaggi sbagliati e pericolosi. La violenza ha tante facce. Un ragazzo di 20, un artista famoso, che spacca il palco dell’Ariston in modo aggressivo è una di queste. Possiamo dire innumerevoli belle parole, ma con un gesto è stato distrutto tutto e ai giovani e alle giovani abbiamo nuovamente dato un messaggio sbagliato. Soprattutto perché a farlo è stato un loro coetaneo”.

“Non possiamo non condannare il gesto di Blanco, soprattutto dopo che la prima puntata di Sanremo ha voluto portare sul palco la lotta alla violenza. Quello che ha fatto il cantante è stato un atto violento, nessuno può negarlo. Ad aggravare il tutto c’è che la sua furia sia stata presentata in prima serata ed inevitabilmente vista da milioni di spettatori e spettatrici. Il suo pubblico è composto da ragazze e ragazzi che per l’ennesima volta hanno un modello sbagliato da seguire. La violenza non va mai giustificata, ma condannata. Va bene lo show e l’essere un artista sui generis ma mai a discapito dell’educazione”.

E poi ha concluso: “Che Amadeus, come direttore artistico, e tutta la Rai pensino bene al messaggio che è stato lanciato altrimenti le importanti parole di ieri sera diventeranno solo altri slogan vuoti, di cui sinceramente siamo stanche. Parole sì, ma anche fatti. Le scuse non bastano. Perché? Perché la violenza non è spettacolo. La violenza deve sempre essere condannata e mai giustificata”.

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