Kaja Kallas è la prima donna premier dell’Estonia

di Alice Marchese


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La nuova premier dell’Estonia, Kaja Kallas, figlia di un padre riformatore, è cresciuta in un ambiente dove la politica e l’amore per il proprio paese erano all’ordine del giorno, conferendole una passione così forte da renderla professione di vita: è oggi la prima donna a capo del governo estone, incarico che, fra l’altro, le è stato affidato dalla Presidente della Repubblica Kersti Kaljurad, lei stessa prima donna capo di stato, eletta nel 2016.

Appena 43enne, Kaja Kallas subentra al dimissionario Juri Ratas (coinvolto indirettamente in uno scandalo relativo a speculazioni immobiliari), e dimette le vesti di segretaria del Partito Riformista, di orientamento liberale ed europeista, per prendere in mano le redini del governo.

Il padre Siim Kallas è stato una delle figure più influenti dell’Estonia post-indipendenza, e nei primi anni ’90 la sua casa era il ritrovo di alcuni dei ‘padri fondatori’ dell’Estonia contemporanea, politici e intellettuali impegnati nella ricostruzione del paese dopo la caduta dell’Unione Sovietica.

La giovane Kaja, era sempre stata incantata da queste importanti conversazioni tra adulti, destinate a plasmare per sempre il paese baltico: “Tutte queste discussioni avvenivano al tavolo della nostra cucina, con le persone che più tardi sarebbero diventati i leader del nostro paese. Mi piaceva ascoltarle e mi era permesso partecipare come uditrice”, ha raccontato a Politico.

Quando decise gli studi universitari, Kaja ha scelto legge, intimorita dall’eredità paterna: “Non volevo essere paragonata a mio padre”.

Diventata più grande, Kaja si è resa conto che non poteva, per insicurezza, mettere a tacere il desiderio di partecipare alla vita politica del suo paese, e, sentendo che l’Estonia aveva bisogno di figure carismatiche che potessero indirizzarla verso i necessari cambiamenti, ha deciso di aderire al Partito Riformista.

Candidatasi, ha ottenuto un seggio in Parlamento, e ha avuto giovanissima un notevole peso nel riformare l’istituzione stessa, stilando un nuovo ‘codice di condotta’ per i parlamentari.

Già nel 2019 Kaja Kallas era stata ad un passo dal diventare la prima premier donna dell’Estonia, ma non ottenne la fiducia dal Parlamento. Tuttavia, come riporta Euronews, è una combattente, energica, sagace, carismatica, consapevole della necessità di dover lottare il doppio per il solo fatto di essere donna.

Ha raccontato che spesso le è stato consigliato di comportarsi in modo ‘più maschile’, ad esempio abbassando di un tono la sua voce, o scegliendo di indossare pantaloni anziché le gonne.

“I leader di questo paese sono sempre stati uomini, e le persone pensano che ci sia qualcosa che non va in me solo perché sono una donna”. Riportato così da D-Repubblica.


Con il nuovo governo l’Estonia diviene l’unico paese al mondo guidato da due donne al vertice, Kaja Keller e la presidente Kersti Kaljurad, e con un esecutivo a forte rappresentanza femminile (6 ministeri su 14 sono affidati a donne).

L’esperienza in Europa, afferma Kallas, le ha insegnato molto “Gli europei danno troppo per scontato tutto ciò che l’UE ha dato loro. Da persona cresciuta nell’Unione Sovietica ricordo bene cos’è la mancanza di libertà, e apprezzo davvero tutto quello che abbiamo ora. Non dobbiamo dimenticare che uniti siamo più forti, divisi siamo deboli”.

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