Piante da appartamento: come curare il Ficus Benjamin

Molte di voi avranno il pollice verde, ma ho una buona notizia anche per chi non possiede questa dote: la regola numero uno per il benessere di questa pianta è non curarlo troppo; il ficus infatti non necessita di attenzioni particolari a patto che non gli facciate mai mancare luce e umidità (ricordate però di non esporlo mai direttamente ai raggi solari che brucerebbero le foglie).

  • Per garantire una buona umidità si può sistemare il vaso su un sottovaso con dell’argilla espansa, dove sarà costantemente presente un filo d’acqua che, evaporando, garantirà un ambiente umido al vostro ficus.
    Il Ficus Benjamina va tenuto in un vaso contenente terriccio organico leggero e ben drenato; mentre le rinvasature sono da consigliare in primavera in vasi leggermente più grandi e rigorosamente di terracotta, per permettere alla terra di respirare.
  • Per quanto riguarda l’annaffiatura, state attente a bagnarlo solo quando la zolla di terreno è asciutta e non dimenticate di pulire le foglie, anche se ci vuole molta pazienza, con una spugnetta umida per eliminare la polvere.
  • Per il ficus si usa un concime liquido, opportunamente diluito nell’acqua d’irrigazione, ogni 15 gg in primavera-estate ed una volta ogni 2 mesi in autunno-inverno.
    Prima di salutarvi, vi lascio un piccolo vademecum per interpretare meglio i messaggi che vi dà il vostro ficus:
  • Se tu e George convivete da poco e noti una piccola goccia sul suo tronco, non preoccuparti: è un essudato della pianta; significa che si sta adattando a un nuovo ambiente, ma è normale ed è un fenomeno transitorio;
  • La caduta e l’ingiallimento delle foglie dipendono quasi sempre da una cattiva esposizione: se le foglie si afflosciano è sintomo di eccessive annaffiature.
  • Se vedete delle macchie brune sulla faccia inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di Cocciniglia.
    Rimedio: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o, se la pianta è grande, potete lavarla con acqua e sapone neutro, strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti.
  • Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono, dovreste notare anche delle sottili ragnatele soprattutto sul lato inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.
  • Rimedio: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) e, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato.