Gf Vip 6, Jo Squillo fa lo sciopero della fame per Chico Forti e lui le scrive

di Manuela Zanni


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Non solo gossip e sedute spiritiche. Quella di quest’anno è un’edizione del Grande Fratello Vip che vuole essere anche impegnata nel sociale (o almeno ci prova). Jo Squillo aveva, infatti,  iniziato lo sciopero della fame per sensibilizzare nei confronti di Chico Forti, in carcere negli Stati Uniti d’America dal 2000.

 

La lettera di Chico Forti a Jo Squillo

La puntata del Grande Fratello Vip inizia con una bella notizia. Il conduttore Alfonso Signorini  ha infatti aperto la serata dicendo: “Ci ha scritto Chico Forti”. Poi  ha invitato  la cantante a interrompere lo sciopero della fame che aveva iniziato per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa drammatica vicenda.

La  nota della Farnesina

In una nota fatta pervenire alla redazione, la Farnesina comunica che “continua a perseguire con il massimo impegno – in particolare attraverso l’Ambasciata a Washington – ogni possibile canale che possa condurre prima possibile ad una soluzione di questa triste e difficile vicenda. Proprio in questi giorni si stanno intrecciando dei contatti ad alto livello che dovrebbero portare a dei chiarimenti in grado di favorire il trasferimento in Italia di Chico“.

Il messaggio di Chico Forti

Chico Forti ha fatto arrivare un messaggio alla redazione del Grande Fratello Vip. Una lettera privata, che sarà consegnata a Jo Squillo, e una pubblica indirizzata proprio ad Alfonso Signorini: “Alfonso non ho la fortuna di conoscerti, ma dopo essere stato inondato di messaggi non posso non scriverti. Tu e Jo Squillo siete fantastici. Grazie per il sangue fresco che mi avete iniettato nelle vene”.

Le parole di Alfonso Signorini

Alfonso Signorini  ha invitato caldamente Jo Squillo a smettere subito con lo sciopero della fame precisando anche che gliel’avrebbe chiesto a prescindere dall’arrivo o meno della risposta di Chico Forti. Il conduttore spiega e invita Jo Squillo a sospendere immediatamente:  “È una cosa nobile ma è distonica rispetto allo spirito del gioco. Non è una passeggiata uno sciopero della fame. Alla luce anche di queste risposte, il tuo messaggio e il tuo gesto hanno trovato subito un’accoglienza anche inaspettata e inattesa, quindi io direi che per quanto mi riguarda puoi anche sospendere lo sciopero della fame, perché l’obiettivo è stato raggiunto“.

Perché Chico Forti è in prigione

Ex produttore tv e velista italiano, Chico Forti è legato alla vicenda Pike. È il 15 febbraio 1998 quando Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquistando il Pikes Hotel, a Ibiza, viene trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach, Miami. Forti viene accusato di felony murder, un omicidio commesso durante l’esecuzione di altro crimine. Secondo l’accusa, il movente sarebbe una truffa di Forti, che però ha sempre dichiarato di essere vittima di un errore giudiziario. La Farnesina si occupa stabilmente degli aggiornamenti sulla vicenda.

Il testo integrale della lettera integrale di Chico Forti

“Ti allego una mia riflessione preparata per Jo, augurandomi che tu gliela possa leggere o far pervenire… A breve ti stringerò la mano con un abbraccio… Nel frattempo, ti auguro in bocca alla balena per la trasmissione. Grazie per il sangue fresco nelle vene…Chico. Grande sorella, il tuo annuncio, o meglio la tua richiesta d’informazioni su come proceda l’iter del mio rientro, ha fatto breccia nella corazza che 22 anni hanno formato: una scintilla nelle braci della mia emotività… Vicina all’alba, quando eravate in pochi… Al tramonto sei ancora accanto a me, affiancata da milioni d’italiani… È tempo di osservare la luna, di chiederle un passaggio su quel carro immaginario che gli antichi egizi credevano riportasse un sole stanco alla stazione di partenza… I tuoi j’accuse fanno emergere empatia in quella Italia che non conosce nord o sud, ricchi o poveri, uomini o donne e, tantomeno, ideologie politiche. l’Italia unita che sa far fronte a prevaricazioni ed ingiustizie a bilanciare il peso di queste catene. L’onda tricolore di spontanea solidarietà… Come personaggio e come amica, insieme ai milioni di telespettatori del Grande Fratello, mi hai ridato la voce con le corde vocali recise. Ti saluto con un pugno di parole di Elie Wiesel che, come Ghandi e Mandela, è un indiscusso paladino della libertà… Un pugno che senza colpire, immancabilmente, riesce ad avere un effetto positivamente devastante nel cuore di chi ascolta. “L’opposto di amore non è odio, è indifferenza: l’opposto dell’arte non è il brutto, è l’indifferenza: l’opposto della fede non è eresia, è indifferenza e l’opposto della vita non è la morte, è l’indifferenza”. Tuo fratello dall’altro lato dell’Oceano, che non ha mai smesso di sognare…Chico”.

 

 

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