Fedez ha il cancro al pancreas, quali sono i campanelli d’allarme?

di Alice Marchese


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Dopo aver appreso la spiacevolissima notizia di Fedez e del cancro al pancreas, la sua intera community sta cercando di confortarlo il più possibile. “Settimana scorsa ho scoperto di avere un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all’interno del proprio corpo. Motivo per il quale mi sono dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico durato 6 ore per asportarmi una parte del pancreas (tumore compreso)”.

Lo scrive Fedez su Instagram. “A due giorni dall’intervento sto bene e non vedo l’ora di tornare a casa dai miei figli. Ci vorrà un po’ -aggiunge il cantante-. Grazie ai medici, chirurghi e infermieri che mi sono stati accanto in questi giorni intensi. Un grazie immenso anche per tutti i messaggi di supporto e di positività che mi avete fatto arrivare. Vi voglio bene Federico”.
Quali sono i campanelli d’allarme per il cancro al Pancreas?

Cancro al Pancreas: il ‘big killer’

Solamente nel 2019 se ne contano 13.500 casi in Italia, numeri non sottovalutabili – se non in aumento – così come i decessi. Purtroppo tre quarti dei malati sono destinati a morire entro un anno dalla diagnosi. Motivo per cui viene definito il killer dei tumori. Anche definito imprevedibile. Un organo situato nell’addome, è una ghiandola fondamentale che produce l’insulina e altri enzimi importanti per la digestione. In mancanza di questi, ne deriva uno scompenso non indifferente.
Il tumore al pancreas si sviluppa spesso senza dei sintomi particolarmente ‘visibili’ o ‘tangibili’. Vi sono diversi tipi di tumore del pancreas, il più comune è l’adenocarcinoma ovvero il ‘killer silenzioso’ che cresce e si diffonde rapidamente tra i dotti che trasportano gli enzimi digestivi.

Tumore al pancreas: campanelli d’allarme

Nonostante la diagnosi precoce sia difficile perché i sintomi solitamente emergono in stato avanzato, si possono scorgere dei campanelli d’allarme, o almeno, quelli che possono permettere di prevenire in tempo questo tipo di tumore aggressivo.

  • Fate attenzione se sono ricorrenti i disturbi all’apparato digerente.
  • Avvertite dolore alla schiena o all’altezza dello stomaco (di solito la notte).
  • Pesandovi notate un ineccepibile perdita di peso.
  • Si presenta ittero improvviso senza dolori e prurito.
  • Urine di colore giallo o arancione scuro e feci di colore chiaro (sintomo di ostruzione delle vie biliari).
  • Nausea, vomito.
  • Improvvisa comparsa di diabete.
  • Possono esservi dei fattori di rischio quali: il fumo, l’eccesso di grassi alimentari di origine animale così come la pancreatite cronica non-ereditaria, il diabete mellito e alcune sindromi familiari come quella di Lynch. Ma anche l’età (i più a rischio sono i 60 enni), il sovrappeso, l’obesità.

Come prevenirlo?

Se parliamo del tumore al pancreas è difficile parlare di prevenzione, ma di certo si può parlare di astensione dal fumo e di una dieta sana ed equilibrata.
Ma una Risonanza Magnetica con frequenza annuale, sarebbe l’esame che permetterebbe di ‘trovare’ lesioni tumorali piccole pre-invasive nella popolazione a rischio.

Altri strumenti per la valutazione del tumore al pancreas

Nonostante quella descritta, ci sono anche altre le tecnologie in uso per la valutazione del tumore al pancreas, quali: l’ecotomografia (la prima indagine addominale), la TAC (con mezzo di contrasto valuta diagnosi e stadiazione), Ecoendoscopia (sfrutta un endoscopio per ottenere delle immagini dettagliate dell’organo), Tomografia ad Emissione di Positroni (PET, serve per il completamento diagnostico dell’adenocarcinoma).

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