“C’è una macchina che mi sta seguendo”: un giallo che coinvolge Fedez

di Alice Marchese


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“C’è una macchina che mi sta seguendo”. Sono le dieci e mezza di sera di giovedì 26 novembre e a fare questa chiamata al 112 è un 39enne calabrese che si presenta come “addetto alla sicurezza” di Federico Leonardo Lucia, Fedez per tutti. A guidarla è un diciannovenne che fa l’investigatore privato all’agenzia del padre. Il rapper ricorda il suo nome e non gli sembra una coincidenza. La storia non finisce sui social ma la racconta il Corriere della Sera, perché in Questura vogliono vederci chiaro e hanno avviato indagini sulle molte coincidenze di questa storia.

Fedez stava rincasando alla guida della sua Lamborghini. A un certo punto però chiama a casa e dice di essere seguito da 15 minuti da uno sconosciuto a bordo di un Suv Bmw. È il suo bodyguard (non presente) a chiedere al 112 l’intervento della polizia. Gli agenti di una volante intercettano le auto e le fermano per un controllo. Fedez accosta la Lamborghini, corre fuori e si precipita dal suo presunto inseguitore: “Chi sei? Perché mi stai seguendo?”.
Nessuno dei due ha finora sporto querela, ma la Questura ha avviato un’indagine.

Il ragazzo, 19 anni, dice di non aver mai pedinato il rapper e che anche lui sta solo tornando a casa visto che abita in zona, come poi accertano gli agenti. C’è un però che tinge di mistero questa storia. Perché il 19enne è un investigatore privato, è armato (ha regolare licenza) e lavora per l’agenzia del padre, società nel centro di Milano. I due non si sono mai visti prima. Però a Fedez il nome del padre non è nuovo e lo ricollega a una confidenza fatta tempo fa da un amico secondo il quale “stava compiendo indagini sulle sue società all’estero” lasciando intendere che possa trattarsi di un vero pedinamento.

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