Una delle serie tv più apprezzate degli ultimi anni, in grado quasi di presagire l’impatto (a tratti catastrofico) che la tecnologia può avere sulle nostre vite: questa è, in breve, la storia di Black Mirror. La serie di produzione inglese, nata nel 2011 e acquistata poi dal colosso streaming Netflix, è stata in grado di descrivere situazioni in cui l’alienazione dovuta all’uso massiccio di pc, tablet, smartphone e in generale di internet è la protagonista assoluta. Si tratta di una serie tv che ha suscitato quindi ampio dibattito: ci si è chiesti se quelle situazioni descritte in Black Mirror non fossero troppo allarmiste, ma i produttori hanno sempre voluto precisare che gli episodi mirano a metterci in guardia sull’uso distorto che proprio noi facciamo di questi device così prodigiosi, Insomma, Black Mirror non demonizza la tecnologia, ma l’uso improprio e sconsiderato da parte nostra. Quali altre curiosità riserva questa serie così affascinante? Eccone 5 cose da sapere su Black Mirror!
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Il titolo della serie tv
Lo “specchio nero” del titolo altro non è che lo schermo del pc, del tablet o dello smartphone che fissiamo costantemente tutto il giorno per lavoro, per noia o per necessità. È la superficie riflettente su cui passiamo la maggior parte delle nostre giornate e, se prestassimo più attenzione, potremmo anche scorgere la nostra espressione mentre usiamo questi device, proprio come davanti a uno specchio.
I consigli del produttore
Chi possiede un abbonamento Netflix si dedica a quello che viene definito “binge watching”, ovvero la visione in rapida successione di più episodi di una sola serie per molte ore al giorno. È il produttore stesso di Black Mirror a sconsigliare quest’abitudine anche per la sua serie: non solo sarebbe decisamente un controsenso ma, per i temi pesanti trattati, potrebbe lasciarci addosso una sensazione di tristezza evitabile.
È una serie definita “antologica”
Black Mirror non ha dei personaggi fissi, come accade nella stragrande maggioranza delle serie tv. Ogni episodio è scisso dal precedente e racconta una storia diversa, con personaggi e protagonisti sempre nuovi.
Black Mirror sta per diventare un libro
La letteratura distopica è da sempre molto apprezzata, come dimostra 1984 di Orwell. È per questo che gli episodi di Black Mirror stanno per diventare un libro vero e proprio, un romanzo nella versione più classica, quella cartacea. La notizia è stata resa nota dalla casa editrice inglese Penguin Random House lo scorso luglio, dopo averne acquistato i diritti.
Un fan molto speciale di Black Mirror
Il fan numero uno della serie tv ha un nome famosissimo ed è senz’altro uno sponsor importante: Stephen King. Il romanziere statunitense, anche attraverso i social (e come altrimenti?) ha sempre commentato positivamente gli episodi di Black Mirror, complimentandosi per le storie, le interpretazioni e la sceneggiatura.