Myanmar, Han Lay: “Spero che possiate sentire la mia voce”

di Alice Marchese


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“Oggi nel mio Paese ci sono così tante persone che muoiono”, ha detto la ragazza, aggiungendo poi l’appello: “Per favore, aiutate il Myanmar. Abbiamo bisogno del vostro aiuto internazionale urgente in questo momento”.
Han Lay, sul palco del concorso di bellezza Miss Grand International in Thailandia, Miss Myanmar lancia un appello colmo di dolore per quanto sta accadendo nel suo paese.

“Aiutate il Myanmar”

«Sono profondamente dispiaciuta per le persone che hanno perso la vita in strada», ha detto commossa dal palco del concorso di bellezza, «oggi nel mio Paese, mentre venivo qui, oltre 100 persone venivano uccise. Voglio dire da qui, vi prego aiutate il Myanmar abbiamo bisogno urgente di aiuto internazionale proprio ora».

Han Lay ha 22 anni studia psicologia all’Università di Yangon e poco più di un mese fa è scesa anche lei per strada per protestare contro i militari che hanno preso il potere nel Paese.
Sono mesi ormai che si susseguono manifestazioni, scioperi generali e dimostrazioni di disobbedienza civile. Secondo Save The Children ha dichiarato che sono almeno 20 i minori di 18 anni, uccisi nei mesi dopo il colpo di stato, mentre Reuters sostiene che circa il 36% delle vittime avesse meno di 24 anni.

«In Myanmar, i giornalisti vengono detenuti… per questo ho deciso di parlare» per essersi espressi contro il governo, ha raccontato Han Lay alla BBC. E solo la scorsa settimana le forze di sicurezza hanno emesso mandati di arresto per 18 celebrità o “influencer”.

Ma dopo il suo discorso, ora la ragazza teme per la sua vita: «Sono davvero preoccupata per la mia famiglia e per la mia sicurezza perché ho parlato molto dei militari e della situazione nel Paese» ha spiegato la ragazza, pur avendo deciso di rimanere in Thailandia ancora per qualche mese nonostante aver ricevuto delle minacce online.

Crimini contro l’umanità: cosa sta accadendo in Myanmar

«Questi sono crimini contro l’umanità», ha concluso, «ecco perché vogliamo che le Nazioni Unite agiscano con urgenza. Rivogliamo la nostra leader e rivogliamo la vera democrazia».

 Gli uomini del Tatmadaw, l’esercito birmano, hanno anche ucciso Thinzar Hein, un’infermiera ventunenne a Monywa, nella regione di Sagaing. La ragazza, diventata simbolo della tragedia birmana, è stata centrata alla testa mentre stava portando soccorso ai feriti.

La foto della suora in ginocchio davanti alla polizia in Myanmar

Un’immagine emblematica è stata pubblicata tramite il tweet del cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon in Myanmar, presidente dei vescovi del Paese. Questa foto ritrae una suora in ginocchio davanti alla violenza della polizia in Myanmar.
Si chiama Suor Ann Nu Thawng ed è una delle missionarie di San Francesco Saverio di Myitkyina, dello Stato del Kachin.

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