“Chiamateci cantautrici”, l’appello di Francesca Michielin

di Alice Marchese


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“Chiamami per nome”, aveva intonato Francesca Michielin sul palco dell’Ariston insieme a Fedez.
La Michielin è particolarmente sensibile alle battaglie per la parità di genere. L’abbiamo vista durante Sanremo dare il mazzo di fiori a Fedez. “Facciamo una volta ciascuno”: è cominciata così la rivoluzione di Francesca Michielin e Fedez. Ma non è tutto.

“Chiamateci cantautrici”

“Chiamateci cantautrici perché anche noi donne scriviamo i nostri pezzi”. Così inizia Michielin in un video-messaggio su Repubblica, chiedendosi il motivo per cui una donna che scrive canzoni viene definita comunque “cantante”.

“Perché un uomo che fa musica e scrive i propri pezzi, scrive le musiche dei propri pezzi, è un cantautore, mentre una donna che scrive i propri pezzi, compone la propria musica è sempre e solo una cantante?”.

La differenza tra cantante e cantautrice

Dunque continuando su questa scia, l’artista fa chiarezza sul significato di cantante e cantautrice. “Cantante è colei che canta un brano, lo interpreta. Però se questo brano è anche scritto e composto si può parlare di cantautrici a tutti gli effetti”.

Immediatamente arrivano i commenti. “Saranno mica questi i problemi!”, “Che differenza fa?” e “Che polemica inutile!” e via dicendo.

Il podcast Maschiacci della Michielin

Michielin ha dedicato il suo nuovo podcast Maschiacci proprio alle lotte delle donne di oggi. In una delle ultime puntate si è focalizzata sul mondo della musica. Ha discusso con il direttore d’orchestra Beatrice Venezi delle loro esperienze al conservatorio, delle strategie da adottare per cambiare un sistema che ancora tende a penalizzare la componente femminile e del ruolo che il linguaggio e l’uso dei femminili può avere nella lotta alla parità.

Dar il nome giusto alle professioni, conferire il significato che gli appartiene alle parole. È questo quello che la Michielin sottolinea con fermezza nel video-messaggio.

“Una cosa che ho sempre voluto fare”

La Michielin ci pensava da tanto e finalmente l’ha fatto: ha tagliato i suoi capelli lunghi primi dei cinque giorni della musica. Non è solo cambiamento, ma è anche beneficienza. Ha donato i suoi capelli ad un’associazione che supporta i malati oncologici.

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