Striscia la Notizia: perché quel siparietto può essere dannoso

di Alice Marchese


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Durante l’appuntamento serale del famosissimo programma Striscia la Notizia i due conduttori Michelle Hunziker e Gerry Scotti mettono in scena una parodia sui cinesi e sul loro accento.
Immediatamente è scoppiata una polemica che li ha visti al centro del mirino. Sono apparsi commenti online dove vengono accusati di razzismo.

“Non volevo offendere nessuno”

Michelle Hunziker pubblica un video su Youtube in cui si scusa affermando di non voler offendere nessuno.

Come “quel siparietto può essere dannoso”

Una youtuber si è espressa a riguardo tramite le sue IGTV su Instagram. Il profilo della ragazza è “Momokabanana” in cui spiega come “quel siparietto può essere dannoso”.

Dopo aver mostrato lo sketch, dice la sua. “Personalmente avere ragazzini per strada che mi urlano lavioli al vapole, acqua fellalelle, non è per niente piacevole. Anche quando a scuola venivo presa in giro quando i miei compagnetti si tiravano gli occhi e si chiedevano come io facessi a vederci così. Mi sono rifiutata di imparare il cinese per anni”. 

Stereotipi reiterati normalizzano le prese in giro

“Io so che queste prese in giro non sono state orchestrate da Gerry Scotti e Michelle Hunziker in persona. Ma trovare questi stereotipi reiterati in un orario con tantissimi spettatori non fa che alimentare e normalizzare queste prese in giro”.

Il tempo dovrebbe rendere più forti, ma non immuni a tutto questo. Soprattutto se non si vuole che questi luoghi comuni vengano addossati alle generazioni future.
“Io alla soglia dei 30 anni penso che chi mi prenda in giro è idiota. Ma vorrei che i miei nipotini non venissero presi in giro”.

Lo stereotipo italiano

Un altro punto su cui lei si focalizza è lo stereotipo che viene attribuito agli italiani. “Pizza, pasta, mafia”. Il problema è anche comprendere che conseguenze hanno sulla propria vita e quanto possano incidere sulla sua persona. “Ad un italiano nato e cresciuto all’estero non è che faccia piacere e vadano così tanto a genio”.

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