Salute

Vaccino antinfluenzale in gravidanza, quando va fatto? È sicuro?

La stagione influenzale è alle porte e, stando a Pasi Penttinen, capo del programma antinfluenzale dell’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), i rilevamenti precoci del virus dell’Influenza stagionale “sono un’indicazione che la prossima stagione influenzale potrebbe essere grave, anche se ancora non possiamo saperlo con certezza”.

Premesso ciò, è doveroso ricordare che il vaccino antinfluenzale è uno dei pochi vaccini somministrabili a una donna in gravidanza e uno dei due raccomandati insieme a quello anti-pertosse.

Perché è utile il vaccino antinfluenzale per le donne in gravidanza

Il vaccino antinlfuenzale in gravidanza è utile per vari motivi:

  • Aiuta a prevenire un’infezione delle vie respiratorie: una donna incinta ha più probabilità di complicanze come la polmonite e la broncopolmonite. Ciò per via di un calo delle difese immunitarie perché queste sono impegnate anche a proteggere il feto.
  • Contribuisce allo sviluppo corretto del nascituro: alcuni studi, infatti, suggeriscono che l’influenza in gravidanza può aumentare il rischio di parto prematuro, ritardo di crescita fetale, cardopiatie congenite, labbro leporini e difetti del tubo neurale.
  • Protegge il bambino dall’influenza nei primi mesi di vita: Infatti, gli anticorpi che scaturiscono dal vaccino vengono condivisi con il bambinot tramite il complesso placenta – cordone ombelicale. Naturalmente, questo aspetto è ancora più rilevante se il parto è previsto durante la stagione invernale, ovvero quando si registra il picco dei casi influenzali.
  • Una temperatura superiore a 38,5 gradi può scatenare contrazioni uterine e portare a un travaglio prima del tempo. E, come dimostrato per l’H1N1 pandemico, i virus influenzali possono causare complicanze polmonari anche gravi nelle donne in avanzato stato di gravidanza.

Foto di StockSnap da Pixabay

Quando è consigliabile fare il vaccino antinfluenzale

Giusto ricordare che la vaccinazione, con il vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza. In ogni caso, il medico curante deve valutare attentamente i rischi ed i benefici della vaccinazione in base alla situazione sanitaria generale. Comunque, non sono state osservate associazioni tra la vaccinazione antinfluenzale ed effetti avversi nel nascituro e nella madre.

Il vaccino antinfluenzale, inoltre, è fortemente consigliato anche durante l’allattamento perché permette di rinforzare le difese immunitarie del neonato che non può essere vaccinato prima del terzo mese di vita.

Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale

Infine, gli effetti collaterali comuni dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale consistono in reazioni locali, quali dolore, eritema e gonfiore nel sito di iniezione. Le reazioni sistemiche comuni comprendono malessere generale, febbre, mialgie, con esordio da 6 a 12 ore dopo la somministrazione della vaccinazione e della durata di 1 o 2 giorni. Eventi rari quali trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi sono stati riferiti in concomitanza con la vaccinazione ma il nesso causale tra la somministrazione di vaccino antinfluenzale e tali eventi non è stato dimostrato.