Ormai da anni, all’inizio di ogni estate, troviamo articoli di giornale o opuscoli dal nostro medico di famiglia che ci avvertono dei pericoli che corriamo stando troppo tempo sotto il sole, specialmente senza un’adeguata protezione della pelle e dei nei. I ricercatori hanno evidenziato come, negli ultimi 15 anni, i casi di tumori della pelle siano raddoppiati e colpiscano principalmente persone intorno ai 50 anni d’età. Questo, però, non autorizza i più giovani a non prendersi cura della propria pelle poiché questi tumori insorgono negli anni e un atteggiamento corretto fin dalla prima infanzia è fondamentale per evitare di sviluppare un tumore. La pelle dei bambini, inoltre, non va mai esposta alla luce diretta del sole, specialmente nelle ore più calde, e va sempre protetta con creme adeguate.
I modi per prevenire l’insorgere della malattia ci sono e tutti i medici sono concordi nell’affermare quanto sia importante una diagnosi precoce. I dati, infatti, parlano chiaro: nel 95% dei casi il paziente guarisce perfettamente. Bisogna, però, prestare attenzione ai messaggi che la nostra pelle ci invia e prenotare una visita dal dermatologo se notiamo qualcosa di strano. Inoltre, chi passa molte ore sotto il sole per motivi di lavoro (muratori, guide turistiche, sportivi, eccetera) dovrebbe sottoporsi a visite di controllo annuali.
In linea generale, tutti i tumori della pelle si prevengono:
Fattori di rischio sono:
Le zone più colpite sono: spalle, cuoio capelluto, orecchie, viso, collo e dorso.
Vediamo nel dettaglio quanti tipi di tumori della pelle esistono e come riconoscerli.
Si origina dalle cellule basali, nello strato più profondo dell’epidermide. E’, insieme al carcinoma spinocellulare, il tipo più diffuso di cancro della pelle e risultano essere facilmente curabili. Solitamente non producono metastasi, se non dopo molti anni.
Sono piccoli noduli dal colore perlaceo oppure chiazze rosa che aumentano lentamente di dimensioni. La conferma della tipologia si avrà dal dermatologo, il quale può richiedere una biopsia.
Tramite rimozione chirurgica, anche con la chirurgia laser, e l’uso di farmaci chemioterapici. Se curato all’inizio della formazione, si guarisce completamente nel 95% dei casi.
Nasce dalle cellule più superficiali della pelle. Questo tipo di tumore può creare metastasi e svilupparsi in zone più ampie, rendendo difficile la cura. Fondamentale, dunque, intervenire da subito.
Si presenta come un nodulo o un’area a bordi rilevati con una depressione centrale, ulcerato ma non sanguinante. Ha margini poco definiti.
Stessa modalità del carcinoma basocellulare, dunque rimozione chirurgica.
Può nascere sulla pelle integra oppure originarsi da un neo preesistente. Può originare metastasi e attaccare zone vicine.
E’ fondamentale notare il colore, la forma e le dimensioni del neo. Se si notano cambiamenti, soprattutto nell’arco di un periodo breve, bisogna subito contattare un dermatologo.
Il tipo di terapia viene decisa in base allo stadio del tumore e può essere chirurgica o tramite somministrazione di alcuni farmaci specifici. I ricercatori stanno sviluppando cure alternative per l’ultimo stadio della malattia poiché la tradizionale chemioterapia non dà i risultati sperati.