La sedentarietà è un nemico silenzioso per il cuore. Un recente studio rivela il tempo massimo da trascorrere seduti per preservare la salute cardiovascolare.
Semaglutide, cos’è il nuovo farmaco che farebbe dimagrire
Esiste un nuovo farmaco che prometterebbe il dimagrimento. Si chiama Semaglutide e sembrerebbe che adesso sia introvabile. Questo è un vero problema per chi necessita di questo prodotto dal momento che cura il diabete.
Semaglutide: cos’è?
Essendo un nuovo farmaco non si conoscono ancora tutti gli effetti collaterali. La Semaglutide appartiene alla classe di farmaci chiamati agonisti del recettore glp-1 usati per contrastare il diabete. Oltre questo permetterebbe una perdita di peso considerevole, tanto che molte case farmaceutiche hanno pensato di utilizzarlo per contrastare l’obesità.
Questo rilascerebbe degli ormoni che stimolano una sensazione di pienezza, riducendo l’appetito, disattivando il potente impulso di mangiare che si annida nel cervello. Tra le celebrities che hanno ammesso di prenderlo per constare l’aumento di peso troviamo anche l’imprenditore sudafricano Elon Musk.
Quali sono i suoi effetti collaterali?
Però i medici italiani invitano alla prudenza dal momento che ancora non si sa con esattezza cosa comporta. Infatti, numerosi trattamenti per la perdita di peso in passato hanno causato gravi complicazioni come l’ipotiroidismo o ipertiroidismo.
Qualora il dosaggio sia basso, gli effetti collaterali, come vomito e diarrea, sono stati lievi. Nel caso in cui questo sia più alto, si rischia qualcosa di più complesso. Infatti, gli studi sugli animali hanno mostrato una maggiore incidenza di cancro alla tiroide e il Semaglutide è associato a una rara pancreatite e ancora poco si sa sugli effetti del loro utilizzo durante o appena prima della gravidanza.
I governi dovrebbero, quindi, garantire questo farmaco a chi ne ha veramente bisogno e promuovere uno stile di vita sano per mantenere il corpo in salute e non farmaci per la perdita di peso.
L’opinione degli esperti
A pronunciarsi a riguardo è Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità e Metabolismo dell’Associazione Medici Endocrinologi all’AGI.
“Semaglutide, che si somministra tramite un’iniezione a settimana, è un composto simile ad ormoni naturalmente presenti nel nostro organismo, detti glucagon like peptide 1 (GLP1). Il farmaco non solo regolarizza il metabolismo, ma interviene sulle principali cause dell’obesità: riduce la pulsione verso il cibo e aumenta il senso di sazietà determinando una riduzione dell’introito calorico. Finché viene assunto, il farmaco mantiene la sua efficacia, non solo nella riduzione del peso corporeo, ma anche nel miglioramento di dislipidemia, ipertensione e glicemia, che aumentano il rischio cardiovascolare. Il farmaco è stato già approvato dall‘Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ma al momento non è prevista la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale, contrariamente a quello che accade per il diabete”.
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