Salute

Morso profondo: che cos’è e come si cura

Dott.ssa Garattini che cosa è e quali sono i sintomi del morso profondo?

Il morso profondo è un quadro malocclusivo caratterizzato da una scorretta posizione sul piano verticale del mascellare superiore e della mandibola.

Questa condizione di origine scheletrica può determinare delle alterazioni sulla fisiologica posizione reciproca dei denti delle due arcate.

Nello specifico il morso profondo dentale si riconosce da incisivi superiori che, a bocca chiusa, ricoprono completamente o quasi gli incisivi inferiori. Nella norma invece gli incisivi si sovrappongono di circa 2 mm.

 

Quali sono le conseguenze del morso profondo?

  • Un sorriso meno attraente dal punto di vista estetico.
  • Nei casi più gravi, gli incisivi inferiori possono arrivare a urtare il palato e, nei caso ancor più gravi, gli incisivi superiori possono arrivare a toccare la gengiva esterna degli incisivi inferiori. Questi tipi di contatti scorretti determinano traumatismi ripetuti della gengiva che possono causare nel tempo problemi ai tessuti di supporto dei denti.
  • I pazienti sono, quindi, più propensi a sviluppare malattie parodontali.

 

Quando intervenire e quale cura?

E’ indicata una precoce diagnosi, ma il trattamento del morso profondo, solitamente , è indicato nella fase di crescita pre-puberale ovvero, intorno ai 10 anni per le ragazze e 12 anni nei maschi. L’obiettivo della terapia è di reindirizzare la crescita del giovane paziente, evitando così un trattamento più lungo e, in alcuni casi meno efficace,  nell’adulto.

Sono comunque possibili trattamenti volti a correggere unicamente l’ingranaggio dentale, quindi in una fase più avanzata della crescita del paziente, che si possono considerare assolutamente efficaci , soprattutto nei casi meno gravi.

 

Come risolvere questa malocclusione? Quale apparecchio per il morso profondo usare?

Per la correzione del morso profondo è possibile intervenire efficacemente con un apparecchio funzionale in età evolutiva (durante la crescita), o con apparecchio ortodontico fisso esterno o interno oppure con gli allineatori trasparenti a partire dall’adolescenza.

Prof. Giovanna Garattini

Studiogarattinibazzini