Il fenomeno dei linfonodi ingrossati è abbastanza comune e, in genere, non è affatto una cosa di cui preoccuparsi troppo.
I linfonodi sono piccole ghiandole, dislocate in punti specifici del nostro corpo come il collo, l’inguine, le ascelle, l’addome, la clavicola ecc. Si chiamano linfonodi perchè sono “s-nodi” di raccolta della linfa che va poi a incanalarsi nel sistema linfatico attraverso i canali linfatici.
Le ghiandole linfatiche sono adibite, tra le altre cose, alla produzione di anticorpi, quindi sono imputate nel sistema di difesa del corpo dagli agenti patogeni e dalle infezioni.
Come noto, quando veniamo attaccati da un agente infettivo, il sistema immunitario del corpo si mette in moto per produrre una quantità superiore del solito di globuli bianchi e di anticorpi. I linfonodi sono imputati nel riconoscimento delle infezioni e nella conseguente attivazione dei meccanismi fisiologici di difesa.
Se ne deduce che tutte le infezioni a cui il nostro corpo è costantemente sottoposto possono far “innescare” il sistema immunitario di difesa dell’organismo, con un conseguente ingrossamento dei linfonodi.
In questi casi, perciò, l’ingrossamento dei linfonodi è un sintomo positivo del fatto che il nostro sistema immunitario sta funzionando bene e sta combattendo contro una qualsiasi infezione in corso.
Ma che cosa ci dice che i linfonodi siano ingrossati per questo motivo benefico e non per altre cause più preoccupanti?
In genere, quando i linfonodi sono ingrossati a causa di una infezione in corso, essi sono anche doloranti. Una ghiandola ingrossata e dolorante, perciò, non ha nulla che non va, ma sta semplicemente svolgendo la funzione cui è tenuta.
Cause di ingrossamento dei linfonodi:
Le infezioni più comuni che provocano l’ingrossamento dei linfonodi sono:
La terapia ha lo scopo di combattere la causa dell’infezione. Una volta spento il focolaio di infezione, sia batterica o virale, anche i linfonodi torneranno ad essere normali.
Quando preoccuparsi?
In genere, l’ingrossamento rapido e costante dei linfonodi va tenuto sotto controllo se manca il dolore al tatto. In questi casi, bisogna rivolgersi immediatamente al medico che deve svolgere un indagine accurata per scongiurare la presenza di una neoformazione e dello svilupparsi di masse tumorali.
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