Febbre di Lassa: sintomi, cause e cure

Avete mai sentito parlare della febbre di Lassa? Si tratta di una febbre emorragica acuta causata dal virus Lassa; in pratica è una malattia infettiva il cui nome deriva dalla località in cui è stato scoperto il virus alla fine dell’agli anni Sessanta, nel Borneo, in Nigeria. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa patologia, sulle cause e sulle possibili cure e quali invece sono i casi in cui può essere fatale.

La febbre di Lassa è diffusa soprattutto in Nigeria, Serra Leone e Guinea e in generale in moltissimi dei paesi dell’Africa Occidentale, e si tratta di una malattia tipica delle zone rurali. Viene trasmessa e diffusa da un ratto molto comune in queste zone, che spesso si intrufola nelle case vicino alla campagna. La febbre si contrae attraverso contatto diretto con i topi infetti, quindi attraverso il contatto con feci, saliva e urine, ma anche ingerendo del cibo infettato. Il contagio diretto può anche avvenire tra umani che hanno già contratto il virus, sempre attraverso le stesse modalità, a cui si aggiungono sangue, mucose e aghi infetti.

Sintomi della febbre di Lassa

I sintomi di solito compaiono dopo un’incubazione che può oscillare tra i 5 e i 20 giorni e chiaramente uno dei primi sintomi è la febbre, a cui si aggiungono mal di testa, dolori muscolari e articolari, debolezza generale e in qualche caso anche sintomi-gastrointestinali come nausea, diarrea e dolore. Dopo qualche tempo possono comparire anche mal di gola, tosse, vertigini e vomito e nei casi più gravi anche edema, ipertensione e bradicardia. In caso di gravidanza può anche essere causa di aborto.

Come si cura la febbre di Lassa

La febbre di Lassa può essere fatale, ma in casi molto rari. Va curata con un trattamento farmacologico e, a seconda dei casi, vengono somministrati farmaci specifici in relazione ai sintomi. Non esiste nessun vaccino per prevenirla.

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