Dolcificanti alternativi allo zucchero. Quali scegliere?

di francesca


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L’abuso di zuccheri non è solo un attentato alla linea! Numerose ricerche scientifiche hanno ormai dimostrato che il consumo eccessivo di zuccheri raffinati nell’alimentazione è direttamente correlato all’insorgenza di gravi patologie come il diabete, l’obesità, la carenza di vitamine, alcuni disturbi del fegato, carie dentali, predisposizione allo sviluppo della Candida ed anche problemi psicologici. Lo zucchero infatti, proprio come una droga, può dare dipendenza e causare vere e proprie crisi di astinenza.

Il comune zucchero bianco da cucina in termini chimici si chiama saccarosio. Quello di cui dobbiamo davvero preoccuparci però non è tanto il cucchiaino di zucchero che mettiamo nel caffè bensì tutti gli zuccheri nascosti che spesso ingeriamo senza quasi accorgercene: bibite dolci, merendine, caramelle, gomme da masticare, sciroppi e persino le torte fatte in casa spesso contengono una quantità davvero eccessiva (e pericolosa!) di zucchero. Altrettanto pericoloso però può essere anche l’abuso di dolcificanti chimici alternativi allo zucchero, spesso contenuti nei prodotti light a “zero calorie”.

Attente quindi a non farvi ingannare! È importante trovare dei dolcificanti alternativi al saccarosio, ma è fondamentale che siano sani e non pericolosi. Ecco una breve carrellata delle alternative che trovate sul mercato.

  • Uno dei dolcificanti chimici più conosciuti è l’aspartame. Si tratta sicuramente di un valido prodotto per chi soffre di patologie come il diabete e non può quindi consumare il comune saccarosio. Tuttavia gli studi scientifici degli ultimi anni hanno dimostrato che l’aspartame ha numerosi effetti collaterali e si teme che possa essere anche cancerogeno: meglio quindi evitarlo se il vostro scopo è solo quello di mantenere la linea. Attenzione soprattutto all’aspartame in gravidanza: sembra avere effetti tossici sul feto.
  • Altri dolcificanti di derivazione chimica sono l’acesulfame di potassio, il ciclamato e la saccarina. Così come detto per l’aspartame, anche l’uso di questi prodotti andrebbe limitato a casi isolati ed è sconsigliato in soggetti sani. Attenzione quindi a leggere sempre le etichette degli alimenti ipocalorici che spesso ne sono ricchi.
  • Appartengono a una categoria diversa gli edulcoranti naturali come il fruttosio, il sorbitolo e lo xilitolo. In questo caso si tratta di zuccheri presenti in natura (il fruttosio nella frutta e nel miele, il sorbitolo in una famiglia di frutti chiamati sorbe e lo xilitolo in alcune alghe e cereali). Grazie al loro potere calorico inferiore rispetto al saccarosio sono spesso aggiunti agli alimenti light. Attenzione però perché possono avere alcuni effetti collaterali ad esempio, se assunti in dosi elevate, sono lassativi. Sono generalmente sconsigliati nei bambini.
  • Una valida alternativa allo zucchero raffinato è lo zucchero integrale che non viene privato di vitamine e sali minerali. Non va confuso con il comune zucchero di canna che, a differenza di quanto spesso si pensa, subisce un processo di raffinazione ed ha le stesse calorie dello zucchero bianco.
  • Un dolcificante naturale molto usato è il miele. Si tratta di un alimento assolutamente consigliato perché, oltre a dolcificare con meno calorie rispetto allo zucchero, è ricco di vitamine e sali minerali. È perfetto sia per gli adulti che per i bambini ed è ideale soprattutto a colazione.
  • Meno conosciuto è il malto, un prodotto che deriva dalla germinazione dei cereali. Viene venduto solitamente sotto forma di liquido caramellato ed è utilissimo ad esempio per dolcificare in modo dietetico torte e biscotti. Ne esistono numerose varianti, anche se il più diffuso è il malto d’orzo.
  • Molto in voga soprattutto negli USA è lo sciroppo d’acero, una linfa dolce che si ottiene direttamente dal tronco dalla pianta e che per questo è ricca di oligoelementi. Lo sciroppo d’acero è perfetto per dolcificare i pancakes di una colazione in stile americano o anche per farcire le comuni fette biscottate.
  • Molto amato dalle star che vogliono ritrovare la linea è anche lo sciroppo d’agave, un dolcificante naturale estratto dalle foglie dell’omologa pianta messicana. Può essere utilizzato come additivo nella preparazione di torte o marmellate e, poiché ha un potere dolcificante maggiore rispetto al saccarosio, ne basta di meno per zuccherare.
  • Più italiano è il succo d’uva, uno sciroppo dolce derivato dalla spremitura degli acini d’uva. È ricco di fruttosio e spesso è venduto aromatizzato o speziato. È perfetto per dare un tocco in più a cocktail e bevande light.

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