Xilitolo, cosa c’è da sapere e le controindicazioni

Chi decide di seguire un’alimentazione ipocalorica spesso ricorre a surrogati dello zucchero raffinato tradizionale, cercando dolcificanti meno nocivi. Oltre allo zucchero di canna e alla stevia, è possibile usare lo xilitolo, che ha una potenza dolcificante simile a quella del saccarosio ma contiene meno calorie. È una sostanza ancora poco nota: cerchiamo di capire cos’è, le sue controindicazioni e come usarlo per preparare dolci light.

Xilitolo: cos’è?

Lo xilitolo è un dolcificante naturale che si estrae principalmente dalle betulle, dalle fragole, dai lamponi e dal grano. È il dolcificante più usato nelle gomme da masticare, nelle caramelle e anche in prodotti per l’igiene orale e, al pari del normale zucchero, non contiene qualità nutritive come vitamine o sali minerali, ma non essendo raffinato risulta più salutare. Lo zucchero raffinato contiene 4 calorie per grammo, lo xilitolo ne contene 2,7 a pari quantità. Potete trovare lo xilitolo in commercio nei negozi bio o su internet, sotto forma di polvere.

Xilitolo: effetti benefici

Avendo un basso indice glicemico (7, contro il 60 dello zucchero raffinato), lo xilitolo è una valida alternativa per chi soffre di diabete o ha comunque problemi di glicemia. Inoltre uno studio ha dimostrato come lo xilitolo migliori la salute del cavo orale, eliminando i batteri nocivi e lasciando inalterati quelli “buoni”. Lo xilitolo aiuta anche ad assorbire il calcio.

Xilitolo: controindicazioni

Lo xilitolo non ha particolari controindicazioni, ma è importante, come per qualsiasi altro alimento, non abusarne perché può dare problemi digestivi. Chi soffre di colon irritabile dovrebbe evitare l’uso dello xilitolo o lasciarlo solo per reali esigenze, dunque se lo si usa per dolcificare tè e caffè è preferibile evitare poi caramelle e dolciumi che lo contengono.