Il corpo luteo è una ghiandola endocrina temporanea che ha il compito di produrre progesterone in grandi quantità ed estrogeni in quantità minori, che serve a nutrire l’endometrio, ovvero la mucosa che riveste internamente l’utero, per prepararlo ad accogliere l’impianto di un’eventuale cellula uovo fecondata e quindi ad una gravidanza.
Il nome “corpo luteo” deriva dal latino luteus e significa giallo, poiché uno degli elementi che lo caratterizzano è la luteina, di colore giallastro. Durante la fase luteale che compone il ciclo mestruale, infatti, il follicolo, dopo aver portato a maturazione l’ovulo all’interno dell’ovaio, si libera dalla cellula uovo e si trasforma in corpo luteo.
Questa è la fase che dura 14 giorni e che va dall’ovulazione fino all’arrivo del ciclo mestruale. La fase luteale delle mestruazioni è preceduta da un’altra fase, la fase follicolare che, invece, va dal primo giorno delle mestruazioni al giorno dell’ovulazione, momento in cui i follicoli si attivano per far maturare la cellula uovo all’interno dell’ovaio.
Per tutta la durata della fase luteale, l’endometrio continua ad evolvere fino al momento in cui, se l’ovulo non viene fecondato, i livelli di progesterone prodotti e di estrogeni calano nettamente e l’endometrio si sfalda all’arrivo delle mestruazioni. Il corpo luteo entra nella fase della luteolisi, cioè la sua autodistruzione.
Se, invece, l’ovulo viene fecondato, si parla di corpo luteo gravidico, cioè di una speciale ghiandola che secerne ormoni fino al sesto mese di gravidanza.
Fertilità e fase luteale sono strettamente legate tra loro: è proprio durante questa fase che la maggior produzione di progesterone rende l’utero idoneo ad accogliere una futura gravidanza ed è quindi questo il momento in cui una donna può riuscire a concepire un bambino.
Talvolta possono insorgere eventuali problemi quando, ad esempio, si parla di corpo luteo emorragico e cioè quando la cavità follicolare viene occupata da un grumo di sangue durante l’ovulazione. Il rischio è quello che si formi un grosso grumo che si trasforma in un ematoma nel corpo luteo con un conseguente ingrossamento dell’ovaio.
I sintomi del corpo luteo emorragico sono un forte dolore pelvico e una tensione addominale. Qualora dovessero insorgere questi disturbi è importante recarsi dal proprio medico per accertare le condizioni di salute e procedere con cure farmacologiche, che di solito sono a base di anti infiammatori e anti emorragici. Solo nei casi più gravi si interviene chirurgicamente con una laparoscopia.
Inoltre, esiste anche la possibilità che si crei un corpo luteo cistico. In questo caso, quando l’ovulo non viene fecondato ed il corpo luteo non effettua la luteolisi e rimane oltre il tempo stabilito, si possono formare delle cisti che contengono materiali liquidi di siero o di sangue.
Nella maggior parte delle volte le cisti luteiniche non danno sintomatologia e si riassorbono spontaneamente. Il loro ingrandimento, però, può provocare fastidi pelvici, mestruazioni irregolari e più dolorose ma anche nausea, febbre, ed emorragia vaginale. In questi casi è opportuno rivolgersi tempestivamente al proprio medico.