Circa il 25% della popolazione femminile ne soffre. La sindrome Premestruale (PMS) è un insieme di disturbi psicofisici che colpiscono la donna nei 10-14 giorni che precedono la comparsa del ciclo, la cui causa sarebbe legata di uno squilibrio nella produzione di ormoni (estrogeni e progestinici). Quello che forse non tutte sanno è che, ancora una volta, l’alimentazione può venirci in aiuto. Basterà seguire alcuni preziosi consigli sui cibi da evitare (almeno nel periodo interessato) e su quelli da privilegiare perchè ricchi di vitamine e nutrienti in grado alleviare i disturbi. Vediamo nel dettaglio, sintomo per sintomo, quali sono gli alimenti giusti e quelli non consigliabili.
Gli stati di ansia e irritabilità, insonnia e agitazione della sindrome premestruale sono dovuti all’abbassamento dei livelli di serotonina, responsabile dell’abbassamento dei livelli di zuccheri nel sague e del nostro desiderio di qualcosa di dolce. Pe contrastarli, bisognerà evitare di bevande nervine (caffè e tè) e introdurre, almeno in un pasto al giorno, pasta, riso, cereali integrali, legumi o patate.
Chi soffre di sindrome premestruale avverte spesso dolori e fastidi a livello muscolare, crampi e ipersensibilità diffusa. Per evitare questi disturbi, occorre introdurre cibi ricchi di magnesio, di calcio (come i latticini) e di omega-3 ( quali pesce, semi di lino e germe di grano).
Uno dei disturbi più diffusi è quello della ritenzione idrica e del gonfiore addominale. Per evitarlo bisognerà limitare il consumo di sale, di cibi e acque ricche di sodio, alimenti grassi e ricchi di burro o panna. Al contrario, dovrete preferire tisane depurative e calmanti, ad esempio a base di finocchio, tarassaco o verbena, e mangiare tanta verdura a foglia larga, porri, pomodori e altri alimenti dalle proprietà diuretiche.
Lo squilibrio ormonale alla base della PMS è responsabile della comparsa di acne, sebo in eccesso e macchie rosse sulla pelle e il colorito può risultare spento. Per ovviare a questi sintomi, è necessario integrare vitamina B6 (legumi, verdure, patate, pesce) e B2 (come lievito di birra, latte, fegato), vitamina C (come agrumi, peperoni, ravanelli,kiwi), zinco (contenuto nei semi di lino, germogli di soia, frutta secca). Allo stesso tempo bisognerà evitare caffeina e nicotina, nemiche della pelle e non solo. Benvengano infusi a base di melissa e camomilla.
La tensione e il gonfiore mammario, dovuto all’eccesso di prolattina, può essere attenuato introducendo nella propria dieta vitamina B6 e vitamina E, contenuta, ad esempio, in mandorle, nocciole, olive, semi di girasole, cime di rapa.
Chi di noi non si sente giù in quei giorni? L’abbassamento dei livelli di serotonina e di endorfine è causa di stati di depressione. Per combatterli, possiamo introdurre (ancora una volta) vitamina B6 e mangiare alimenti come lenticchie, cavoli, spinaci, germe di grano, soia, noci e pistacchi.
La sindrome premestruale sarebbe responsabile anche dell’acuirsi, nelle donne che già ne soffrono, di fenomeni allergici ed asmatici, a causa dell’aumento dei fattori che scatenano gli eventi infiammatori. Per evitare ciò, sarà di aiuto introdurre acidi grassi essenziali, omega-3, vitamina C, vitamina A e zinco.