Cisti ovariche e infertilità, cosa bisogna sapere

Le cisti ovariche sono ormai molto diffuse tra le donne molto giovani. Stando alle statistiche ne soffre una donna su quattro. Una problematica molto spesso asintomatica, almeno apparentemente, ma che tende a venire fuori non appena il ginecologo ci sottopone a una ecografia. Non è nulla di grave, le cause non sono né del tutto note né del tutto chiare, ma l’ovaio policistico può creare qualche problema a chi sta cercando di avere un figlio.

Peli in eccesso, tendenza all’obesità ed acne sono alcuni fra i sintomi della sindrome dell’ovaio policistico. Anche se le cause di questo disturbo non sono del tutto note, delle visite regolari dal ginecologo possono aiutare a diagnosticare e curare questa malattia.

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Come curare le cisti ovariche

La prima strategia riguarda la perdita di peso, che di fatto potrebbe essere intesa sia come causa sia come conseguenza, in ogni caso è una condizione che spesso si presenta insieme alle cisti ovariche. E in qualche caso basta addirittura semplicemente una piccola perdita di peso per ristabilire l’equilibrio e favorire l’ovulazione. Molto spesso il ginecologo consiglia anche di assumere una pillola estroprogestinica, per curare la patologia, ma è una strada percorribile solo se, almeno al momento della cura, non si intende concepire.

Come ripristinare la fertilità

Assodato che le cisti ovariche possono creare qualche problema di fertilità bisogna partire dal presupposto che la perdita di peso può avere un ruolo importante nel concepimento, consentendo di ripristinare e ristabilire la normale ovulazione. In tal senso pare che la metformina, un farmaco antidiabetico, favorisca l’ovulazione e che sia importante in questa fase lasciarsi guidare da un medico esperto che possa consigliarvi degli induttori di ovulazione, sostanze che possono aiutare chi soffre di cisti ovariche a concepire un figlio.

Sarà il ginecologo a indicarvi, facendo qualche tentativo, la giusta dose di citrato di clomifene, uno dei più utilizzati, efficace a scatenare l’ovulazione, un parametro che ovviamente cambia di caso in caso e da donna a donna. Di solito questo è un farmaco che funziona, con una soglia di insuccessi inferiore al 40%, ma sarà comunque necessario fare diversi cicli. Non è sicuramente una strategia sicura o che garantisce il concepimento al primo tentativo. In questi casi bisogna innanzitutto essere pazienti e fidarsi del proprio ginecologo.

Nel caso in cui non dovesse andare bene sarà proprio lui a decidere in che modo intervenire per stimolare l’ovulazione attraverso un altro tipo di sostanza che invece va iniettata, ma in generale bisognerà consultare un esperto per un trattamento mirato perché in realtà a fronte della stessa patologia e della stessa problematica ogni corpo, per via di una diversa componente ormonale, è diverso dall’altro.

Indubbiamente le cisti ovariche possono creare problemi di concepimento, possono renderlo più difficile, ma non è detto che questo generi infertilità. E in ogni caso ci sono anche altri modi, come l’inseminazione artificiale se proprio se desidera avere un figlio, ma bisognerà muoversi pian piano da un trattamento a un altro per capire quale sia quello più indicato al caso.

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