Lo iodio è un elemento fondamentale per il nostro organismo, non viene prodotto direttamente da esso ma viene assunto attraverso l’alimentazione. In breve, la carenza di iodio incide sul funzionamento della nostra tiroide che di fatto non riesce a soddisfare il fabbisogno di ormoni tiroidei per cui si allarga causando il gozzo, in altre parole l’ingrossamento della tiroide. Il gozzo causa difficoltà a deglutire e in qualche caso persino a respirare, mentre l’insufficienza di ormoni tiroidei determina l’ipotiroidismo.
Inoltre se la carenza di iodio colpisce le donne in gravidanza aumentano le probabilità di aborti spontanei o di danni nello sviluppo del feto.
Le cause possono essere le più disparate, e a seconda della posizione geografica potrebbe anche trattarsi di malnutrizione. Il problema è che molto spesso assumiamo poco pesce o sale iodato, che di fatto sono le principali fonti di iodio, o ancora si seguono diete vegetariane o vegane, anche se spesso la carenza viene causata dall’assenza di sale nella dieta come nel caso dei soggetti che soffrono di ipertensione. A causarne la carenza sono anche determinate sostanze tossiche che possono essere presenti in cibi, farmaci o ambienti contaminati: cloruro, bromuro, ioduro e fluoruro.
La carenza di iodio viene diagnosticata attraverso l’esame delle urine ma andrebbe sicuramente prevenuta attraverso l’alimentazione. Donne, uomini e adolescenti avrebbero bisogno di circa 150mcg di iodio al giorno. Le donne in gravidanza o che allattano di una quantità leggermente maggiore, mentre per gli anziani dipende dallo stato di salute.
Possiamo assumere lo iodio che ci occorre curando meglio l’alimentazione, quindi mangiando molto pesce, utilizzando sale iodato, e consumando una quantità adeguata di formaggi, latticini, uova, latte di soia , molluschi, frutti di mare e yogurt.