La berberina è una sostanza chimica presente in varie piante, tra cui la barbabietola europea e alcune radici, bacche e cortecce.
Comunemente e già da tempo la berberina si assume per curare l’insufficienza cardiaca, ma anche per trattare le ustioni e il tracoma, un’infezione batterica che può causare la cecità. Recentemente la berberina, a parte le sue proprietà antibatteriche e in favore della salute del cuore, è diventata rinomata per le sue proprietà curative nei confronti di colesterolo e diabete, in quanto sembrerebbe in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue nei soggetti diabetici e il colesterolo alto nei casi di ipercolesterolemia.
In particolare, alcune ricerche suggeriscono che assumere berberina 2-3 volte al giorno per un massimo di 3 mesi porterebbe a controllare lo zucchero nel sangue al pari della metformina o del rosiglitazone.
Secondo alcuni dati, sembrerebbe che la berberina possa aiutare a ridurre i livelli di colesterolo, lipoproteine a bassa densità (LDL o “colesterolo cattivo”) e i livelli di trigliceridi nel sangue.
Si stanno, infine, studiando, le implicazioni positive dell’uso di berberina nella cura di alcune diarree batteriche, del glaucoma, di ulcere dello stomaco causate da infezione Helicobacter pylori, di epatite e malattie epatiche, dei sintomi della menopausa, della sindrome metabolica, dell’osteoporosi in postmenopausa, della sindrome dell’ovaio policistico, degli effetti della radioterapia, della trombocitopenia e del tracoma.
L’uso di berberina è sicuro e non ha effetti collaterali. Tuttavia particolari precauzioni nell’uso della berberina sono da prendersi nei casi di:
Ad ogni modo, prima di usare la berberina, soprattutto nei casi di diabete e colesterolo alto accertati, ustioni, glaucoma e tracoma, bisogna consultare il medico sia per decidere l’eventuale assunzione della berberina sia la sua posologia corretta.