Tumore al seno, come eseguire correttamente l’auto palpazione

La prevenzione del cancro al seno ha fatto passi da gigante e gli esami che ogni donna deve fare, come ecografia mammaria e mammografia, permettono di tenere sotto osservazione il seno e diagnosticare per tempo il sorgere di qualunque patologia. Questi esami strumentali, semplici da eseguire e poco invasivi, vanno eseguiti normalmente due volte l’anno e per controllare il nostro seno nel resto del tempo c’è un esame facilissimo che possiamo fare da sole, ogni mese: l’auto palpazione. Vediamo come eseguirla correttamente.

Cos’è l’auto palpazione?

L’auto palpazione del seno è un “esame” che ogni donna può fare da sé a partire dai 20 anni di età. Attraverso alcuni gesti precisi è possibile esplorare il seno e capire se ci sono stati dei mutamenti, se sono comparsi dei noduli, se ci sono delle rigidità dei tessuti. Se si nota qualcosa di diverso, possiamo chiedere consiglio al nostro ginecologo.

Come si effettua l’auto palpazione?

Primo step: osserva

Per prima cosa, osservate il vostro seno. Questo step deve essere fatto in una stanza illuminata, in piedi e davanti ad uno specchio. Alzate quindi le braccia e controllate che non ci siano asimmetrie sospette o rigonfiamenti. Ora mettete le mani sui fianchi e fate lo stesso controllo e, per finire, osservate il seno mettendovi di profilo. Ripetete la stessa perlustrazione poi con le braccia ben alzate, mettendo in evidenza la zona ascellare, e successivamente anche di profilo, per controllare la linea delle mammelle ed evidenziare irregolarità o vere e proprie sporgenze. È importante in questa fase porre attenzione anche ad un piccolo mutamento nel disegno dei seni come ad esempio un gonfiore particolare o una forma anomala dei capezzoli.

Secondo step: tocca 

Sdraiatevi e alzate un braccio; con l’altra mano, a dita unite, iniziate a toccare il seno partendo dall’esterno andando verso il capezzolo, con movimenti circolari. Le donne molto giovani hanno un seno denso e potrebbero avvertire una consistenza dura: non allarmatevi! Continuate con questo gesto finché non avrete esaminato tutto il seno e ripetete gli stessi gesti sull’altra mammella. Prendete nota delle consistenze che non vi convincono, delle zone che sembrano “scavate” e dei rigonfiamenti che incontrate e parlatene al ginecologo. Non dimenticate di analizzare anche l’ascella.

Terzo step: stringi

Stringete il capezzolo tra le dita moderatamente forte: questo gesto serve a capire se i capezzoli perdono liquidi e hanno delle secrezioni che non dovrebbero avere, sangue compreso. Inoltre, i capezzoli non devono apparire retratti o troppo sporgenti. Potete poi sdraiarvi di lato, inserendo un cuscino o un asciugamano sotto la spalla, una mano va posta quindi sotto la nuca. In questo modo i seni si appiattiranno e il tessuto si distribuirà in modo più uniforme. Premete ora con l’altra mano il seno con movimenti circolari e lenti per cogliere eventuali noduli. Fate lo stesso poi dall’altro lato.

Quarto step: sfiora

Sfiorate la zona dell’areola e controlla che non ci siano tessuti troppo irregolari. Se notate delle macchioline rosse o delle bollicine, specialmente durante l’estate, non c’è motivo di allarmarsi: è normale.

Quando va effettuata l’auto palpazione?

L’auto palpazione va effettuata una volta al mese, in un preciso momento del ciclo, ovvero tra il settimo e il quattordicesimo giorno. In altri momenti il seno può presentarsi in maniera differente per via del diverso lavoro degli ormoni, quindi per avere un riscontro maggiore tra un mese e l’altro cercate di scegliere sempre lo stesso giorno del ciclo. Se invece si è in gravidanza o in menopausa, qualsiasi momento è buono ed efficace per effettuare un auto palpazione.

Le donne che poi hanno superato i 40 anni, oltre alla mammografia, devono abituarsi ad effettuare l’auto palpazione con costanza: a quell’età il rischio di tumore al seno è più alto. Questo non significa che le donne più giovani possano trascurare gli esami strumentali: almeno una ecografia e un’auto palpazione mensile permetteranno anche alle giovanissime di conoscere meglio il loro corpo e prendersi cura della loro salute.