Il suicidio è la dodicesima causa di morte nel mondo. A livello mondiale si colloca fra le tre principali cause di morte per le persone di età compresa tra i 15-44 anni, insieme agli incidenti stradali e alle malattie cardiovascolari. Questo termine comprende più sfaccettature del darsi la morte. A volte si verifica senza che noi […]
Appendice infiammata, i sintomi più comuni
Quante volte avete avvertito un dolore acuto al basso ventre e il medico vi ha messo in allarme pensando che potesse trattarsi di appendice infiammata? Niente di più comune, e di solito si tratta semplicemente di una banale infezione, ma se trascurata o non riscontrata tempestivamente può anche scatenare disturbi seri e renderne necessaria la rimozione. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sui sintomi dell’appendicite, le terapie più adatte e la dieta.
Sintomi e cura
Innanzitutto andrebbe fatta una differenza tra l’appendicite cronica e quella acuta. Nel primo caso si tratta di episodi infiammatori destinati a regredire spontaneamente nel giro di pochi giorni, in caso di appendicite acuta, invece, sarete costretti ad intervenire sull’infiammazione chirurgicamente per scongiurare un caso di peritonite, l’infiammazione acuta del peritoneo che di fatto è la membrana che riveste gli organi addominali.
Sintomi dell’appendicite cronica:
- Dolori addominali
- Fastidi alla gamba destra
Sintomi dell’appendice acuta
- Dolore improvviso che aumenta progressivamente
- Stitichezza
- Nausea
- Febbre
- Inappetenza
Dieta
Nei casi di appendicite cronica la miglior cura è la dieta e durante gli stati infiammatori è necessario e doveroso cambiare le proprie abitudini alimentari, e cercare di mantenere un equilibrio per evitare che l’infiammazione si presenti troppo di frequente.
Evitate i piatti troppo elaborati, quelli troppo speziati, gli insaccati e gli alimenti ricchi di conservanti. Via libera invece ai cibi ricchi di fibre, alla frutta, alla verdura e a tutti gli alimenti facili da digerire.
LEGGI ANCHE:
Alimentazione colon irritabile: gli alimenti consigliati e quelli sconsigliati
Intolleranza al glutine e celiachia: le differenze
Lascia un commento