Altri danni del fumo sui denti che si possono osservare, soprattutto dopo un lungo periodo di consumo di sigarette, sono:
Negli ultimi anni, in commercio, si sono diffuse molteplici tipologie di sigarette elettroniche con l’obiettivo di aiutare le persone a ridurre, o meglio ancora abbandonare, il vizio del fumo.
La mancanza di catrame in questi dispositivi riduce la probabilità di colorazioni antiestetiche sui denti ma la presenza di nicotina e di altre sostanze stabilizzanti possono portare comunque ad effetti dannosi sul cavo orale.
Al fine di limitare i danni del fumo sui denti, sono raccomandate periodiche sedute di igiene orale professionale; il curante potrebbe consigliare di ridurre le tempistiche tra una seduta e la successiva per minimizzare lo sviluppo di pigmentazioni.
È bene non fumare per almeno 2 ore dopo l’ablazione del tartaro professionale eseguita dal dentista/igienista dentale, perché in tale lasso di tempo i denti sono più soggetti allo sviluppo di macchie in quanto non ricoperti dalla pellicola salivare.
Fondamentale è che il paziente esegua corrette manovre di igiene domiciliare per ridurre la formazione di pigmentazioni. Una buona igiene orale consente inoltre di ridurre le problematiche di sanguinamento gengivale.
Eseguire dal dentista visite periodiche, con particolare attenzione alle mucose orali, permette, inoltre, di intercettare eventuali lesioni che potrebbero portare allo sviluppo di un carcinoma.
In conclusione, ideale sarebbe interrompere questo vizio nocivo o almeno tentare di ridurre il più possibile il numero di sigarette fumate.
Dott. Luca Boschian Pest