Abercrombie & Fitch nell’occhio del ciclone: no alle taglie XL per le donne

Niente taglie XL da Abercrombie & Fitch. L’amministratore delegato del celebre marchio americano, Mike Jeffries, non gradisce che i suoi negozi vengano frequentati da donne in sovrappeso, in pratica, interpretando con un pizzico di malizia le sue dichiarazioni, “niente donne brutte e grasse”. Il solito cliché! Mike Jeffries, a distanza di anni, ribadisce la filosofia del suo brand, non a caso pochi anni fa si rivolgeva al target di Abercrombie & Fitch, quello dei ragazzi super cool, con queste parole: ““Molte persone, semplicemente, non entrano nei nostri vestiti e non ci entreranno mai. Escludiamo della gente? Certamente”.

Ecco perché assumiamo persone attraenti, perché le persone belle attraggono altre persone belle. Non ci interessa vendere ad altri. In ogni scuola ci sono i ragazzi fighi e popolari e i bambini non così ‘cool’. E, dovendo essere sinceri, noi ci occupiamo dei tipi fighi, quei ragazzi attraenti che hanno un certo atteggiamento e un sacco di amici. Molte persone non meritano i nostri vestiti, né potranno mai meritarli. Siamo esclusivisti? Assolutamente”.

Ma il vero paradosso, di una politica aziendale che certamente porterà vertiginosi cali di vendite, è che mentre per gli uomini le taglie arrivano fino alla XXL, perché adatte al fisico di un uomo palestrato, per le donne non si va oltre la taglia L, loro invece sarebbero semplicemente “grasse”. La questione è abbastanza chiara, basta dare un’occhiata alle immagini delle campagne pubblicitarie, che sfoggiano quasi ed esclusivamente addominali.

Scatta sul web la protesta delle donne curvy e Jes M. Baker, una nota blogger, ha pubblicato online alcuni scatti per dimostrare che anche le donne con qualche chilo oltre gli standard del brand, possono essere sexy e sensuali.