Vacanze: quando l’ex ci mette il bastone fra le ruote

di francesca


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Chi sta affrontando la fine del proprio matrimonio saprà bene come alle volte si faccia forte la tentazione di rendere la vita dell’ex un inferno, in tutti i modi possibili. E spesso, più o meno direttamente, a farne le spese sono anche e soprattutto i nostri figli.  In tempo di vacanze, il modo più semplice (e crudele per i bambini) di vendicarsi sull’ex coniuge è negargli il piacere di viaggiare all’estero con i figli, rifiutandosi di andare in questura per firmare l’apposita autorizzazione genitoriale per ottenere i documenti validi per l’espatrio. Soprattutto in questi mesi, sono molti i clienti che mi contattano per questo problema.

Come fare per recarsi all’estero con il figlio minorenne, se manca l’assenso dell’altro genitore?

Un modo c’è: è necessario ottenere un’autorizzazione del Giudice tutelare e depositarla in copia conforme pressola Questura che dovrà rilasciare il passaporto.

Ci si deve rivolgere al Giudice Tutelare presso il Tribunale nella cui circoscrizione è residente il minore; il Giudice dovrà valutare la richiesta sentendo, ove possibile, anche l’altro genitore, per verificare se vi possa essere il pericolo che un genitore sottragga i figli all’altro .

L’Autorizzazione, che sostituisce totalmente il consenso dell’altro genitore, serve a concretizzare il diritto del bambino di uscire ed entrare liberamente dal nostro Stato; non è necessario che ci sia un viaggio imminente, poiché il nostro ordinamento tutela la possibilità per il cittadino, anche minorenne, di uscire dallo Stato tutte le volte che lo desideri.

Tuttavia, considerando i tempi non brevi della procedura, è bene inoltrare la richiesta di tale autorizzazione con largo anticipo.

La richiesta deve essere corredata da marca da bollo di 8 euro e vi si allega non solo la sentenza di separazione o di divorzio, ma anche tutta la documentazione che si ritenga utile allo scopo (ad esempio, la lettera di diniego del consenso alla firma per il passaporto, oppure dichiarazione di irreperibilità dell’altro coniuge…)

Si tratta di un vero e proprio giudizio; se infatti l’altro coniuge si costituisce e si oppone, senza un valido motivo, al rilascio dei documenti validi per l’espatrio dei figli, può anche essere condannato alla corresponsione all’altro coniuge delle spese legali.

Dunque tutte possiamo goderci un meritato riposi con i nostri figli: anche se l’ex tenta di rovinarci la vacanza!

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