Tatuaggi e allattamento: quali rischi e controindicazioni per mamma e bambino?

Tante sono le domande che sorgono in questo periodo rispetto ai rischi eventuali di avere o farsi tatuaggi durante l’allattamento. Molte mamme si chiedono se possono fare un tatuaggio mentre allattano; altre se dovrebbero interrompere o evitare di allattare quando decidono di farsi un tatuaggio sul corpo.

Come regolarsi dunque rispetto all’allattamento quando ci si vuole tatuare o si è già tatuate?

La risposta è semplice: non ci sono prove che suggeriscano che i tatuaggi pregiudichino il rapporto di allattamento o che abbiano alcun effetto sul latte materno.

I tatuaggi, infatti, sono creati iniettando inchiostro nel derma (secondo e terzo strato di pelle) attraverso l’uso di un apparecchio elettrico dotato di aghi rivestiti di inchiostro. Questi entrano nella pelle centinaia di volte al minuto per una profondità di pochi millimetri. L’inchiostro che viene utilizzato per i tatuaggi è soggetto ad una regolamentazione cosmetica; inoltre, cosa ben più importante, le molecole di inchiostro sono troppo grandi per passare nel latte materno. Le informazioni generali sui tatuaggi valgono anche per le donne in allattamento.

Quali sono i rischi connessi?

Le infezioni locali e quelle sistemiche sono in realtà i rischi più diffusi conseguenti ad un tatuaggio. Le infezioni locali si possono verificare quando non viene seguito il protocollo post-terapia raccomandato. Occorre mantenere il tatuaggio pulito, lavandolo con acqua e sapone neutro, non togliendo le croste e riparando il tatuaggio dal sole. Può essere prescritto un antidolorifico, se necessario. Le infezioni sistemiche si verificano invece quando le precauzioni non sono seguite dal tatuatore e possono includere malattie anche gravi come l’epatite, il tetano e l’HIV.

È, perciò, molto importante scegliere con attenzione sia il tatuatore sia il negozio, verificare che rispetti le leggi e le normative locali. I tatuatori professionisti seguono precauzioni universali, come la sterilizzazione della macchina per i tatuaggi con un autoclave, l’uso di inchiostri, calamai, guanti e aghi monouso, l’insaccamento delle attrezzature per evitare la contaminazione incrociata, e il lavarsi le mani con sapone disinfettante.
E’ bene precisare che la maggior parte dei tatuatori potrebbe non voler tatuare una donna incinta o che stia allattando. In tal senso, si suggerisce alle donne di aspettare almeno fino al primo compleanno del bambino per dare al loro corpo la possibilità di riprendersi completamente dal parto prima di farsi un tatuaggio.

È sicuro togliersi un tatuaggio mentre si allatta?

La rimozione dei tatuaggi si fa con l’uso di apparecchiature laser. L’energia laser causa la frammentazione del pigmento in particelle più piccole che vengono raccolte dal sistema immunitario del corpo e filtrate. Il processo di rimozione non prevede la fuoriuscita di sangue, è a basso rischio ed ha effetti collaterali minimi. Per la rimozione di un tatuaggio occorre seguire le stesse precauzioni post-operatorie come per una sua incisione.

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