Scarlattina in Gravidanza: sintomi e cure

La scarlattina è una malattia esantematica tipica dell’infanzia (detta anche seconda malattia) ma che, a differenza delle altre, è batterica in quanto causata da uno streptococco.
Ad esserne interessati sono soprattutto i bambini tra i 3 e i 10 anni, ma anche le mamme in gravidanza.

Ciò che preoccupa le mamme, al manifestarsi della scarlattina in gravidanza, è il fatto che questa possa comportare problemi per il feto.
Essa per fortuna non è rischiosa per il nascituro anche se ciò non significa che sia una malattia trascurabile o che non dia parecchi fastidi.

La scarlattina, infatti, richiede una cura adeguata e, al contrario, una sua trascuratezza potrebbe causare delle complicazioni quali: vomito, diarrea e crampi eccessivi e di fatto nocivi per uno stato di gravidanza. A volte, a causa di un non adeguato trattamento, si sono verificati casi di infiammazione del muscolo cardiaco, febbre reumatica o malattia renale.

Come si contrae la scarlattina

La fonte di contaggio principale è la saliva dei soggetti malati. Quando una donna in gravidanza entra in contatto con un bambino che ne è affetto, il rischio di ammalarsi aumenta esponenzialmente.
Bisogna precisare che anche quando la malattia sia stata già contratta una volta, non significa che si sia diventati immuni. Esistono, infatti, diversi ceppi dello stesso batterio.
Il rischio di contaggio diminuisce se s’instaura una corretta terapia antibiotica dei soggetti contagiati.
Quindi è molto importante che i bambini vengano trattati precocemente con antibiotici per ridurre il rischio di contagio anche per gli altri.
La storia di questa malattia riporta rari casi in cui il contagio sia avvenuto nel feto al momento del parto per contatto con il tratto vaginale contagiato. Ma è una rarissima evenienza.
Inoltre, si deve aggiungere che pur non esistendo il pericolo di malformazioni fetali può esserci, invece, il rischio di un parto pre-termine nel caso di una colonizzazione batterica vaginale.

Sintomi della scarlattina


  • La scarlattina ha diverse fasi di sintomatologia

  • Nei primi 2 giorni si hanno febbre alta e brividi

  • Nella fase di malattia conclamata si ha il segno sicuro del fatto che si tratti di scarlattina: la cosiddetta lingua a fragola. La lingua, infatti, diventa di colore rosso scarlatto, da cui il nome della malattia stessa.

  • Seguono

  • Mal di gola

  • Temperatura alta

  • Tosse

  • Gonfiore dei linfonodi sotto la mascella inferiore

  • Dopo pochi giorni si verifica in tutto il corpo una eruzione cutanea con eccezione dell’area compresa tra la bocca e il mento.

  • Un altro sintomo tipico della scarlattina è il cosiddetto segno della mano gialla: se si appoggia la mano schiacciandola sull’addome e la si solleva rapidamente, l’esantema scompare ed è visibile l’impronta della mano che assume un colore giallastro.

  • L’ultima fase è quella della guarigione in cui scompaiono le macchie e progressivamente anche la febbre. La guarigione completa dalla scarlattina richiede circa due settimane di tempo.

Cura

La scarlattina va curata con antibiotici. I farmaci antibiotici per eccellenza sono le penicilline; nel caso in cui il soggetto colpito dalla scarlattina sia allergico agli antibiotici si può ricorrere ai macrolidi il cui spettro di azione è simile a quello delle penicilline.
È consigliabile una cura di caldo e riposo a letto.