Cinture di Sicurezza in Gravidanza: si o no?

di francesca


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Il punto è: la cintura di sicurezza può nuocere al feto nel ventre materno?
Secondo gli esperti no, se posizionata correttamente, mentre le conseguenze del mancato utilizzo potrebbero essere gravi.

Danni al feto in caso di incidente
I danni al feto, in caso di incidente stradale, sono causati dalla brusca decelerazione che può causare la flessione del corpo materno sulla cintura addominale, con compressione uterina. Le cinture a tre punti evitano la flessione in avanti del corpo materno ma la decelerazione può causare distacco placentare, sia in caso di utilizzo che di non utilizzo della cintura di sicurezza.
Gli studi effettuati hanno mostrato una minore incidenza di distacco placentare in caso di utilizzo della cintura di sicurezza. Inoltre, la possibilità di un parto anticipato (entro 48 ore dall’incidente) e di basso peso alla nascita è maggiore nelle donne che non portano la cintura di sicurezza.
Non bisogna, infine, dimenticare che in caso di gravi incidenti stradali il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza aumenta il rischio di essere catapultati fuori dall’auto e la mortalità materna, secondo i dati raccolti in uno studio britannico, aumenta dal 4 al 33%.

Cosa dice la legge
L’articolo 172 del codice della strada prevede l’esonero dalla cintura di sicurezza per motivi medici anche in caso di gravidanza, “se esistono condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza”. La donna dovrà essere in possesso di un certificato medico che attesti l’esonero.
In realtà non sono note condizioni di rischio particolari in cui una gravidanza, più di un’altra, potrebbe beneficiare del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. La decisione è a discrezione del medico, di solito in seguito a richiesta della paziente motivata semplicemente per un “fastidio” derivante dall’uso della cintura. La reticenza del medico a produrre la certificazione necessaria è più che giustificata, dato che così facendo si espone a eventuali richieste di risarcimento in caso di danni causati dal mancato uso della cintura di sicurezza.
In altri paesi, come l’Australia e gli Stati Uniti, la gravidanza non è considerata fra i possibili motivi di esonero dall’uso della cintura.

Come posizionare la cintura di sicurezza in gravidanza
La cintura deve essere posizionata in modo che la fascia addominale si trovi a livello del bacino, sotto il pancione: in questo modo, in caso di brusca frenata, non andrà a comprimere l’addome. La fascia trasversale dovrà passare sopra il pancione, in mezzo ai seni, anch’essa senza comprimere l’addome.
In un mondo perfetto, questo dovrebbe essere sempre possibile. Nella realtà, probabilmente esistono modelli di auto in cui posizionare la cintura in questo modo non è semplicissimo. Cercate, comunque, di regolare la posizione del sedile e della cintura in modo tale da ottenere questo risultato.
Possono essere di aiuto dispositivi che consentano di trattenere la cintura al di sotto dell’addome. Si tratta di cuscini da posizionare sul sedile, che nella parte anteriore presentano una struttura da passare in mezzo alle gambe della gravida e da abbottonare intorno alla cintura, in modo da trattenerla verso il basso, oppure che presentano cinghie laterali, posizionate ai fianchi della donna, sempre allo scopo di evitare che la cintura salga sul pancione.
Inadeguata, invece, la semplice imbottitura della cintura, che può renderla più confortevole ma non più sicura.

( da www.socitras.it e www.saperidoc.it)

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