Duo test in gravidanza, quando farlo e perché

Il duo test è un esame di screening prenatale che consente di accertare il rischio che il feto possa esser affetto da cromosomopatia, ovvero da tutta quella serie di malattie genetiche causate da alterazioni cromosomiche.  Il Bi-test, anche chiamato così, non è un vero e proprio esame diagnostico: in realtà ci fornisce solo un valore statistico, però potrebbe evitarci un’amniocentesi inutile, dato che questo esame invece potrebbe anche avere qualche rischio per il feto.

Il duo test, esame facoltativo, andrebbe fatto entro il primo trimestre. Consiste in un esame che combina le tipiche misurazioni eseguite con la Translucenza nucale  (esame eseguito tramite ecografia che consente di eseguire un’analisi morfologica del feto anche se le dimensioni sono ancora piccole) e un piccolo prelievo di sangue atto a verificare i livelli di Free-beta HCG e la PAPP-A.

Ha un livello di efficacia decisamente alto, tanto che se seguito correttamente ha un valore di correttezza pari all’85-90%, inoltre, al contrario dell’amniocentesi, non è affatto invasivo, per cui non è rischioso per il bambino. Ma chiariamo un punto fondamentale: quest’esame non è un’alternativa all’amniocentesi, non è un esame diagnostico, ma può essere un utile strumento per valutare la possibilità o meno di fare altri controlli  approfonditi, per esempio per quelle mamme che non hanno la certezza che sia davvero necessario sottoporsi ad esami più invasivi. Il costo di questo esame è di 200 euro circa, ha una percentuale di falsi positivi pari al 5% e in tal caso sarà il ginecologo stesso a consigliarvi esami più approfonditi come l’amniocentesi.