Cortisone in gravidanza: a cosa serve e quali sono gli effetti collaterali

Si può assumere il cortisone in gravidanza o fa male? Ecco una delle domande più frequenti, considerato che tutte le future mamme sanno bene è che consigliato non assumere farmaci durante la gestazione. In realtà non c’è una risposta univoca a questa domanda, quindi cerchiamo di capire a cosa serve il cortisone e quali possono essere gli effetti collaterali durante la gravidanza.

Partiamo dal presupposto che, seppure è vero che durante la gravidanza è bene evitare di prendere farmaci e che non bisogna mai farlo se non sotto controllo medico, è senz’altro vero anche che non tutti i farmaci sono uguali e che bisogna tenere conto che alcune classi di farmaci sono consentite o da subito o dopo il terzo mese di gravidanza; tra questi per esempio c’è il paracetamolo. Anche i medicinali a base di cortisone non sono vietati, a patto però che vengano assunti a bassi dosaggi e non senza aver consultato il proprio medico. In ogni caso il cortisone è da evitare durante le prime settimane di gravidanza: meglio assumerlo dopo il primo trimestre.

A cosa serve il cortisone il gravidanza

Di solito si assume in caso di broncospasmo, quindi quando la gestante soffre di asma che non si riesce a trattare con i comuni broncodilatatori. Gli altri casi in cui si può assumere riguardano senza dubbio le malattie infiammatore croniche, sia quelle che colpiscono l’intestino che gli occhi, ma anche le patologie croniche del sistema nervoso. In ogni caso prima di decidere di assumere cortisone bisogna valutare il rapporto benefici/rischi.

Cortisone in gravidanza: effetti collaterali

Come regola generale, a meno che non sia necessario, è bene non assumere alcun tipo di farmaco in gravidanza, anche se in generale i medicinali a base di cortisone non vengono considerati pericolosi in assoluto, specialmente se assunti in dosaggi bassi e per terapie di breve durata. Durante le prime settimane di gravidanza in ogni caso è sconsigliato, perché i farmaci in generale possono rallentare lo sviluppo del feto o addirittura essere causa di aborto. Dunque, qualsiasi sia il vostro malessere, consultate sempre il vostro medico curante o chiedete al ginecologo!

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