Bimbi al mare, come aiutarli a vincere la paura dell’acqua

Stare in acqua e fare il bagno è una delle esperienze più importanti della vita, quindi è un grande perdita non riuscire a viverla. I bambini non sono istintivamente spaventati dall’acqua ma, è molto probabile che alcune esperienze e pareri dei grandi attorno a loro possano scatenare altre paure legate all’acqua. Ecco alcuni suggerimenti per insegnare ai nostri figli a non avere paura di entrare in acqua.

I genitori sono i principali modelli di riferimento per i bambini. Se avete esitazioni voi per primi a entrare in acqua, è probabile che i bimbi lo percepiscano. Mostrare ai bambini quanto l’acqua può essere divertente giocando vicino a loro, senza insistere sul bagno e i tuffi, è il primo step per dire: non c’è da aver paura dell’acqua.

Se i piccoli vedono altri bambini che si divertono, questo creerà un piacevole ricordo di tale esperienza. Un’altra cosa utile è quella di trovare una piscina o una zona di mare più calda per la loro introduzione in acqua. Lo shock improvviso dell’acqua fredda può farli indietreggiare rispetto all’acqua.

Le lezioni di nuoto o di acquaticità in questo senso sono molto utili per far vedere quanto il nuoto è divertente. Si può iniziare con le lezioni di acquaticità fin da sei mesi e questo tipo di sfida è un buon espediente per creare il legame genitore-figlio, in acqua. Dopo, dai 3 anni in poi, le lezioni di nuoto ma anche i giochi in piscina sono molto utili.

State attenti a che cosa raccontate ai bambini sul mare e anche che film fate loro vedere. Certo se hanno visto una scena negativa come quella de “Lo Squalo” sarà difficile che abbiano tanta voglia di andare in acqua..

Un buon metodo da usare al mare è quello di prenderli in spalla e passeggiare con loro sulla riva abbassandosi di tanto in tanto per raccogliere conchiglie e pietre. E’ un modo per fargli prendere confidenza con la temperatura del mare e le onde che spesso li spaventano.

Non lasciate il bambino da solo in acqua fino a quando non è sicuro di sapersela cavare e in generale evitate di trasmettergli ansia da prestazione con salvagenti e braccioli. Meglio andare senza e a piccoli passi.

I bambini piccoli devono sempre essere a portati per mano. Non buttate mai il bambino in acqua come suggeriscono certi falsi miti: questa è un’esperienza terribilmente traumatica per un bambino ma anche per un qualsiasi adulto che non sa nuotare.