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Vive per 80 anni con un ago conficcato nel cervello, i medici: “Fu un tentato infanticidio”

Una donna di 80 anni ha vissuto la sua vita con un ago lungo quasi tre centimetri nel cervello. L’incredibile scoperta è stata fatta da parte dei medici, che hanno ipotizzato che fosse una prova del fatto che i suoi genitori tentarono o di ucciderla quando era appena nata, durante la seconda guerra mondiale.

La storia arriva dalla remota isola russa di Sakhalin, nell’Oceano Pacifico: “Tali incidenti non erano rari durante i periodi di carestia: un ago sottile veniva inserito nella fontanella di un neonato per danneggiare il cervello“, ha scritto sul proprio canale Telegram il Dipartimento della Salute di Sakhalin, che ha segnalato il raro caso. Nel caso dell’anziana donna, sebbene l’ago abbia perforato il lobo parietale sinistro, questo “non ha portato all’effetto desiderato”, hanno spiegato i funzionari sanitari.

Medici – Foto: Depositphotos.com.

La bimba sopravvisse al tentato infanticidio e, negli anni a venire, non ha mai lamentato mal di testa o altri disturbi correlati a quell’ago annidato nel suo cervello. L’oggetto è stato scoperto solo quest’anno, dopo che la donna, la cui identità è rimasta segreta, si era recata in una clinica per sottoporsi a una TAC.

I medici hanno scelto di non estrarre l’ago dal cervello, per paura che potesse danneggiare la paziente. Gli operatori sanitari locali hanno sottolineato che la salute della donna non è a rischio: “Le sue condizioni sono monitorate dal medico di base“, si legge.