Renzo Arbore, biografia, carriera, vita privata e curiosità

di Redazione


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Renzo Arbore

Il suo nome completo è Lorenzo Giovanni Arbore, ma tutti lo conoscono come Renzo. È un uomo di spettacolo a 360 gradi, perché vanta esperienza come musicista, cantautoredisc jockey, conduttore radiofonico, autore radiofonico, autore televisivo, conduttore televisivo, sceneggiatore, regista, compositore e attore.

Renzo Arbore nasce a Foggia il 24 giugno del 1937. Ha quindi 84 anni. Vive da bambino gli anni della prima guerra mondiale. Più volte la città pugliese è sotto i bombardamenti degli Alleati e la famiglia Arbore viene sfollata, con tanti concittadini, a Chieti, in Abruzzo. Renzo trascorre l’estate del ’44 presso una famiglia di Francavilla al Mare, poi torna a Foggia.

Si distingue come musicista nella sua città natale e l’esordio sul palco avviene a 18 anni, in una dixieland band, a Nocera Inferiore. Si laurea in Giurisprudenza all’Università di Napoli Federico II. Nel 1964 vince un concorso in Rai e, dopo, partecipa al corso di “Maestro programmatore di musica leggera”.

Conosce in questa occasione Gianni Boncompagni, che diventa suo compagno di banco: i due si occupano di diversi programmi Rai. Renzo Arbore riscuote successo in vari campi: musicista e cantante con L’Orchestra Italiana, conduttore radiofonico e televisivo, attore e regista cinematografico.

Una vita di grande spettacolo

Rimangono memorabili le trasmissioni radiofoniche condotte insieme a Gianni Boncompagni. Tra i titoli dei programmi più celebri di radio e tv, ci sono Bandiera gialla (1965), Per voi giovani (1967), Alto gradimento (1970) e televisive: Speciale per voi (1969-1970), L’altra domenica (1976-1979), Quelli della notte (1985), Indietro tutta! (1988) e Speciale per me, ovvero meno siamo meglio stiamo (2005).

Arbore ha avuto il merito di scoprire e lanciare tanti nuovi personaggi, fra i quali Roberto Benigni, Gegè Telesforo, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito, Nino Frassica, Milly Carlucci e Daniele Luttazzi. Nel 1972 cominciano le sue esperienze nel mondo musicale, con la “N.U. Orleans Rubbish Band”: pubblica un 45 giri, contenente “She was not an angel” e “The stage boy”. Nel 1991 fonda L’Orchestra Italiana, con quindici grandi solisti per valorizzare la canzone napoletana classica.

Contribuisce alla rinascita della grande manifestazione jazzistica perugina “Umbria Jazz”. È il 2002 quanto fonda i “Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs”, scegliendo personalmente i musicisti fra i migliori della scena jazzistica romana e nazionale. Non scioglie L’Orchestra Italiana, insieme alla quale continua  a esibirsi per vari eventi.

Non potevano mancare esperienze come doppiatore. Renzo Arbore, infatti, è la voce del dromedario Tutankamon nel film d’animazione “La luna nel deserto”, diretto dal regista Cosimo Damiano Damato. Da anni è presidente di un’associazione dei disc-jockey italiani e si esibisce anche come suonatore di clarinetto jazz. Dal 1989 è testimonial della Lega del Filo d’Oro una onlus che assiste persone sordocieche.

Esce nell’ottobre del 2007 la prima biografia musicale dell’artista, “Renzo Arbore ovvero Quello della musica“, scritta da Claudio Cavallaro. Nel 2009 canta nel disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone “Buon Compleanno”. Torna in tv nel novembre del 2010, con lo show ” …a lunga durata, Arbore e gli arborigeni su Rai Internazionale in replica su Rai 5.

Trasmissioni con Renzo Arbore

Fino alla metà degli anni Novanta i programmi televisivi con Renzo Arbore scrivono indimenticabili pagine di storia della tv in Italia. Continua a lavorare per il piccolo schermo anche negli anni successivi, ma quei primi show sono sicuramente i più innovativi.

Le prime trasmissioni degli anni Sessanta, come “Bandiera gialla”, introducono un nuovo stile. Il suo successo più clamoroso arriva dalla radio, con “Alto gradimento“, insieme a Gianni Boncompagni.

Arbore ritorna alla televisione nei primi anni Settanta. Tra i programmi più celebri, “L’altra domenica”, con il suo stile irriverente e goliardico. Nel 1980 arriva la serie “Tagli, ritagli e frattaglie”, seguita nel 1981 da “Telepatria International” e, nel 1984 da “Cari amici vicini e lontani”.

Il grande successo in tv arriva nel 1985, su Rai2, con “Quelli della notte“. Un cult con tanti personaggi dallo stile unico e inimitabile: da Nino Frassica a Marisa Laurito, da Andy Luotto a Simona Marchini. Nel 1987-88 replica quel successo con “Indietro tutta!”. Ancora prima, nel 1986, Renzo Arbore partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Il clarinetto” e arriva secondo.

Seguono altri programmi televisivi come “DOC” e “Marisa la nuit“. In quest’ultimo programma, condotto da Marisa Laurito, Arbore, che è la voce fuoricampo, anticipa quello che sarà il modo di fare televisione della Gialappa’s Band.

Nel 1990 conduce “Il caso Sanremo“. Due anni dopo rende omaggio a Totò con “Caro Totò… ti voglio presentare” ed  è il 1996 quando conduce senza sosta per 22 ore “La Giostra”, in diretta via Satellite per Rai International di cui è diventato intanto direttore artistico e testimonial.

Gli anni Duemila

Negli anni duemila conduce “Speciale per me, ovvero meno siamo meglio stiamo” (2005). Nel giugno del 2008 esce il libro “Renzo Arbore e la radio d’autore – Tra avanguardia e consumo”, un volume monografico scritto da Salvatore Coccoluto. Renzo Arbore realizza anche il  gioco in scatola “Ma non i coperchi”, ideato con Giancarlo Magalli.

Ritorna in tv nel 2010 con la trasmissione ” …a lunga durata, Arbore e gli arborigeni”. Nel settembre 2011 la Rai dedicato ad Arbore una puntata monografica della trasmissione “Speciale TG1 documentari” realizzata dal giornalista Vincenzo Mollica.

Esce due anni dopo, nel 2013, la biografia “Renzo Arbore: vita, opere e (soprattutto) miracoli“, a cura del giornalista della Rai Gianni Garrucciu, contenente numerose testimonianze di tanti colleghi e amici di Arbore.

Va in onda nel 2014 “Renzo Arbore Channel Live Show“, su diversi canali e su internet. Nel giugno del 2020 torna nuovamente su Rai 2 con un nuovo format “Striminzitic – in onda da casa sua“. Un programma in cui Arbore trasmette contenuti tratti dai suoi archivi ma anche da quanto ritrovato da lui stesso durante le sue sessioni di navigazione web notturne.

Vita privata

Renzo Arbore non si è mai sposato, non ha né moglie né figli. Si può dunque definire uno scapolo convinto. Dopo un legame negli anni Sessanta con la cantante e presentatrice torinese Vanna Brosio, si accompagna con la cantante romana Gabriella Ferri. Ha in seguito una lunga storia d’amore con l’attrice Mariangela Melato.

Molto nota la sua storia d’amore con Mara Venier, che dura fino al 1997. Nel 2007 si lega nuovamente alla Melato, con la quale rimane fino alla morte di lei, nel 1997.

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