Chi è Gino Paoli: biografia, carriera, età, vita privata

di Redazione


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Gino Paoli

Gino Paoli nasce a Monfalcone, in Friuli-Venezia Giulia, il 23 settembre del 1934, quindi ha 88 anni. La sua famiglia, pochi mesi dopo la nascita, si trasferisce a Genova, la città in cui cresce e alla quale Gino rimarrà sempre legato. La mamma è pianista e gli trasmette l’amore per la musica. In Liguria frequenta amici con la sua stessa passione: Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Umberto Bindi, Joe Sentieri, Giorgio Calabrese ed i fratelli Gian Piero e Gian Franco Reverberi.

Paoli, Bindi e Tenco fanno un’audizione a Milano, per la Dischi Ricordi, e Gino realizza i suoi primi 45 giri nel 1959 (La tua mano, Non occupatemi il telefono, Senza parole, Sassi). Pubblica nel 1960 il brano La Gatta, che riesce ad arrivare in classifica. Mogol propone a Mina, in quel periodo già affermata, di incidere Il Cielo in una Stanza di Gino Paoli. L’enorme successo sancisce il successo del cantante.

Agli inizi degli anni Sessanta Paoli conosce Ornella Vanoni e tra i due inizia una relazione sentimentale, fonte di ispirazione per diversi brani: Senza fine, Anche se, Me in Tutto il Mondo. Partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1961 con Un Uomo Vivo, presentata in coppia con il vincitore dell’anno precedente, Tony Dallara.

L’anno seguente incontra Stefania Sandrelli mentre è in tournée. I due si innamorano e dal loro legame nasce Amanda Sandrelli: per la stampa e l’opinione pubblica è uno scandalo, perché Paoli è sposato con Anna Fabbri e in attesa di un figlio dalla moglie). Nel frattempo approda alla RCA e incide nel 1963 il 45 giri Sapore di Sale. Esce nello stesso periodo Che Cosa C’è.

In questo stesso anno avviene una vicenda drammatica: Gino Paoli tenta il suicidio, sparandosi un colpo di pistola al cuore: l’ogiva non perfora il miocardio, ma si ferma nel torace, senza intaccare organi vitali. La posizione ne rende troppo rischiosa la rimozione dal mediastino, per questo motivo, da quel momento il cantante vive con il proiettile nel pericardio ed è noto come il cantante che ha un proiettile nel cuore.

Partecipa nel 1964 a Sanremo con Ieri ho Incontrato mia Madre. Dopo alcune canzoni e un album con la RCA, firma con la CGD. È di nuovo a Sanremo nel 1966 e pubblica l’album Gino Paoli and The Casuals. Inizia un periodo di minore successo, ma pubblica dei 45 giri anche alla fine degli anni Sessanta. Si dedica anche all’attività di talent scout: scopre e lancia Viola Valentino.

Settanta, Ottanta e Novanta

Gino Paoli torna nel 1971 con una trilogia di dischi: Le due facce dell’amore, Rileggendo vecchie lettere d’amore e Amare per vivere. Rispetto ai lavori precedenti, c’è una visione più matura e concreta della vita. Si afferma anche come editore musicale. Pubblica anche: I semafori rossi non sono Dio, interamente con pezzi del cantautore catalano Joan Manuel Serrat; Ciao, salutime un po’ Zena, cantato in genovese; Il mio mestiere e Ha tutte le carte in regola.

Gino Paoli e Ornella Vanoni

Gino Paoli e Ornella Vanoni

Un nuovo momento di grande successo arriva con Una lunga storia d’amore: il brano entra nell’LP La Luna e il Sig. Hyde del 1984. Un anno dopo Paoli e Vanoni portano in giro per l’Italia un grande tour, dal quale viene estratto il doppio album live Insieme. Il cantautore partecipa ancora a Sanremo nel 1989, con Questa Volta No.

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Gli anni Novanta si aprono all’insegna del successo con il disco Matto Come un Gatto, il cui Quattro Amici vince il Festivalbar. Nel 1996 esce Appropriazione Indebita, in cui Paoli rielabora alcuni classici di Charles Aznavour, James Taylor, John Lennon e di altri grandi musicisti internazionali. L’album seguente è Pomodori.

Duemila

Nel 2002 Gino Paoli è ancora al Festival, con Un altro amore, brano che arriva terzo e vince il premio della critica per il migliore testo dell’anno. Esce nel 2004 un nuovo disco di inediti: Ti Ricordi? No, non mi Ricordo, con Ornella Vanoni. I due duettano insieme in tour. Tre anni dopo esce la raccolta Milestones – Un Incontro in Jazz, mentre nel 2009 parte la stesura di Domani, scritta per i cittadini abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile. Paoli non partecipa alla registrazione.

Un nuovo disco vede la luce in questo stesso anno: è Storie. Il 2012 è la volta di Santo Me, che entra nel progetto di Alberto Zeppieri per il Programma di Alimentazione Mondiale delle Nazioni Unite Capo Verde, Terra d’Amore.

Altri progetti

Tante canzoni di Gino Paoli sono scritte e interpretate da grandi nomi della musica italiana e internazionale. In Italia, troviamo nomi come Mina, Ornella Vanoni, Giorgia, Claudio Villa, Luigi Tenco, Gianni Morandi, Carmen Villani, Patty Pravo, Franco Battiato e Franco Simone. Nel 1986, ad esempio, Paoli con Zucchero Fornaciari i successi Come il Sole all’Improvviso e Con le Mani.

Tra le altre attività, notevole la collaborazione con Giuliano Palma and The Bluebeaters, per le cover di Domani Che Cosa C’è. Nel 2016 collabora con Sergio Cammariere, per il testo di Cyrano. 

Arriviamo così al 2022, anno in cui Gino Paoli è tra i protagonisti del docufilm La nuova scuola genovese, ideato da Claudio Cabona e diretto da Yuri Dellacasa e Paolo Fossati.

Vita privata di Gino Paoli

Nel 1964 Gino Paoli ha un figlio dalla prima moglie, Anna Fabbri. Nello stesso periodo, intreccia una relazione con Stefania Sandrelli, dalla quale nasce nello stesso anno la figlia Amanda. Negli anni Sessanta ha anche una relazione con Ornella Vanoni.

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Dal 1991 il cantante è sposato con Paola Penzo, autrice di alcuni dei suoi brani: insieme hanno tre figli: Nicolò, nato nel 1980, Tommaso, nato nel 1992, e Francesco, nato nel 2000. Oggi Paoli vive stabilmente a Genova. “A mia moglie non ho mai detto ”ti amo”. Sostiene che io sia bravo quando scrivo ma non quando parlo”, rivela in un’intervista.

Foto di Elena Torre – CC BY-SA 2.0.

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