Giancarlo Giannini, biografia, carriera, età, vita privata

di Redazione


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Giancarlo Giannini

Giancarlo Giannini nasce a La Spezia il 1º agosto 1942, quindi ha 80 anni. Trascorre l’infanzia nel borgo di Pitelli, nella sua città natale, ma nel 1952 con la famiglia si traferisce a Napoli. Qui si diploma come perito elettronico. In seguito, si trasferisce a Roma, dove studia recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.

Esordisce in teatro all’età di 18 anni, con “In memoria di una signora amica” di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone. Il regista Beppe Menegatti, in seguito, gli affida la parte di Puck, in “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. Il teatro gli regala i primi successi, grazie a lavori come “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli e con “La lupa”, sempre sotto la direzione di Zeffirelli, accanto ad Anna Magnani.

Esordi al cinema e in tv

Nel 1965 Giancarlo Giannini esordisce al cinema, con il film “Libido“. Raggiunge la popolarità come protagonista dello sceneggiato per la tv “David Copperfield”, sempre nello stesso anno, nell’adattamento di Anton Giulio Majano. Majano, nel 1971, lo dirige in “E le stelle stanno a guardare”.

In questo periodo incontra la regista italiana Lina Wertmüller, con la quale lavora in più occasioni. È lei, nel 1966, a offrirgli il primo ruolo da protagonista in “Rita la zanzara“, al fianco di Rita Pavone, cui seguono nel 1967 “Non stuzzicate la zanzara” e “Stasera mi butto”. È però nel 1970 e con il film “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola che si impone come attore.

Giannini inizia così a tratteggiare il suo tipico personaggio del sottoproletario che mette a punto nelle pellicole successive. Interpreta in questo periodo diversi film, come “La tarantola dal ventre nero”, del 1971, o “La prima notte di quiete“.

Film più famosi

Dalla collaborazione con la Wertmüller – con la quale è anche proprietario della Liberty Films – nascono alcuni dei suoi più celebri film: “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972, Nastro d’argento come miglior attore), “Film d’amore e d’anarchia – Ovvero Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973, premio come miglior attore al Festival di Cannes), “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974), “Pasqualino Settebellezze” (1975, candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista), “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici” (1978), “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia” (1978) e il televisivo “Francesca e Nunziata” (2002).

Durante la sua carriera, Giancarlo Giannini lavora con diversi celebri registi del panorama italiano, come Luchino Visconti, Mario Monicelli, Nanni Loi, Tinto Brass e Franco Brusati. Tra i numerosi film che ha interpretato, si ricordano anche “I divertimenti della vita privata” (1990) di Cristina Comencini, “Giovanni Falcone” (1993) di Giuseppe Ferrara, “Celluloide di Carlo Lizzani” (1996, altro David di Donatello come migliore attore protagonista), “La cena” di Ettore Scola (1998, altro Nastro d’argento, condiviso con tutto il cast artistico maschile).

Giancarlo Giannini e Luchino Visconti

Giancarlo Giannini e Luchino Visconti

Sono seguiti poi altri lavori, negli anni Duemila: “Una lunga lunga lunga notte d’amore” (2001) di Luciano Emmer, “Ti voglio bene Eugenio” di Francisco José Fernandez (2002, altro David di Donatello come migliore attore protagonista) e “Per sempre” (2003) di Alessandro Di Robilant. Recita anche in “Piazza delle Cinque Lune” di Renzo Martinelli, “L’acqua… il fuoco” di Luciano Emmer e “Il cuore altrove” di Pupi Avati. Interpreta nel 2021 Andrea del Verrocchio nella serie televisiva “Leonardo”, dedicata alla vita di Leonardo da Vinci.

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Giancarlo Giannini all’estero

Non mancano per Giancarlo Giannini ruoli in film internazionali. Dopo aver lavorato con Rainer Werner Fassbinder in “Lili Marleen” (1980), appare più volte in film statunitensi, tra cui l’episodio “La vita senza Zoe” diretto da Francis Ford Coppola in “New York Stories” (1989), “Il profumo del mosto selvatico” (1995) di Alfonso Arau, “Hannibal” di Ridley Scott (2001, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista), “Man on fire” (2004) di Tony Scott, “Casino Royale” (2006) di Martin Campbell e “Quantum of Solace” (2008) di Marc Forster. Il 2010, invece, lo vede all’estero in “Omamamia” di Tomy Wigand (2012) e “Il ricevitore è la spia” di Ben Lewin (2018).

Regia e doppiaggi

Giannini esordisce alla regia nel 1987, con “Ternosecco”, dirige anche “Ti ho cercata in tutti i necrologi”, nel 2013. Per quanto riguarda l’attività di doppiatore, presta la voce a tanti attori stranieri, tra cui Al PacinoJack Nicholson, Michael Douglas, Gérard Depardieu, Dustin Hoffman, Ian McKellen e Ryan O’Neal.

Rimane famosa, nel 2002, la sua partecipazione nel film “Papa Giovanni – Ioannes XXIII” di Giorgio Capitani, nel quale presta la sua voce a Edward Asner, che interpreta il pontefice in età avanzata. Molti grandi registi internazionali lo scelgono come doppiatore.

Durante la trasmissione “Racconti Neri” di Fox Crime, Giancarlo Giannini racconta le storie del terrore dei più grandi scrittori, come Edgar Alla Poe. Presta anche la voce alla Ragione nel tour “Cattura il meglio” di Renato Zero. Doppia nel 2012 il personaggio di Raul Menendez nel videogame “Call of Duty: Black Ops II“.

Curiosità

Giancarlo Giannini vince il Premio Cesare Pavese 2015, nella sezione Romanzi, per il libro “Sono ancora un bambino“, scritto con l’aiuto di Gabriella Greison. Qui racconta le sue idee, le sue invenzioni, gli aneddoti sulla sua vita.

Oltre che attore, regista e doppiatore, è anche progettista tecnico: una delle sue creazioni è, per esempio, il giubbotto pieno di gadget indossato da Robin Williams nel film del 1992 “Toys – Giocattoli” di Barry Levinson.

Vita privata di Giancarlo Giannini

Giancarlo Giannini ha alle spalle un matrimonio con l’attrice e regista Livia Giampalmo, durato dal 1967 al 1975. Dal legame sono nati due figli: Lorenzo, morto nel 1987 e Adriano, che esordisce come attore nel 2001 con il film “Alla rivoluzione sulla due cavalli” di Maurizio Sciarra.

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Si sposa di nuovo nel 1983, con l’attrice Eurilla del Bono, dalla quale avuto altri due figli: Emanuele e Francesco, entrambi musicisti. In occasione del suo 80esimo compleanno, nel 2022, rivelato in una intervista al Corriere della Sera: “Non festeggerò, non sono tipo da anniversari, non mi importa del passato, penso al futuro, alle cose che posso ancora fare”.

Foto di Gorup de Besanez – Own work, CC BY-SA 4.0.

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