Quarta puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle.
Berlusconi, D’Urso: “Mente geniale”, il ricordo della conduttrice
“Una mente geniale, che ha avuto il coraggio di creare la prima tv privata in Italia e l’ardire di darmi un’opportunità anche a me”. Così Barbara D’Urso racconta in un’intervista a La Stampa i suoi ricordi degli anni ’70 a TeleMilano58, dove insieme a Massimo Boldi, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, Claudio Lippi e Patricia Pilcher ha vissuto un’avventura meravigliosa.
“La sede era a Milano 2, sotto l’Hotel Jolly, e Silvio Berlusconi era presente ogni sera, desideroso di conoscere i dettagli del lavoro e ciò che avremmo trasmesso. Aveva un’energia incredibile che contagiava tutti noi. Eravamo orgogliosi di far parte di quel progetto, che all’epoca rappresentava l’inizio di una tv sperimentale e che avrebbe poi portato alla nascita di Mediaset”.
Barbara D’Urso era coinvolta in diverse trasmissioni, tra cui una con Claudio Lippi e nel cast di Goal, svolgendo anche il ruolo di annunciatrice. In quei momenti, si respirava un’atmosfera di avventura che avrebbe segnato il futuro del panorama televisivo italiano.
Quando le viene chiesto cosa ha imparato da Silvio Berlusconi, D’Urso ha risposto con la dedizione assoluta al lavoro e l’attenzione per i dettagli. Come lui, è una perfezionista e ama controllare ogni aspetto. Silvio era innamorato pazzo del suo lavoro, un amore che durava da sempre e per sempre. Anche negli ultimi mesi, capitava che chiamasse se vedeva qualcuno vestito in modo inadeguato durante una trasmissione in prima serata.
Quando le viene chiesto cosa cambierà per Mediaset ora, D’Urso ammette di non saperlo. La notizia della morte di Silvio è stata violenta e improvvisa. Aveva sentito del suo ricovero, ma non avrebbe mai potuto immaginare ciò che sarebbe successo. Si è chiusa un’era e tutti sono profondamente tristi. Per D’Urso, Silvio rappresentava un punto di riferimento fondamentale che ora mancherà.