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Amber Heard, biografia, carriera, Instagram dell’ex moglie di Johnny Depp

Amber Heard

Il suo nome completo è Amber Laura Heard, ma tutti la conoscono semplicemente come Amber. È un’attrice statunitense, nata ad Austin, nel Texas, da David e Paige. Il padre è un noto imprenditore della città texana, la madre è impiegata. Le sue origini sono inglesi, scozzesi, irlandesi e tedesche.

Amber Heard nasce il 22 aprile del 1986, quindi ha 36 anni. Cresce in un ambiente cattolico, poiché frequenta la scuola privata St. Michael’s Catholic Academy. Lascia la scuola a 16 anni, prima di ottenere il diploma, per andare a New York e lavorare come modella. All’età di 17 anni, poi, si trasferisce a Los Angeles per intraprendere la carriera di attrice.

Gli esordi

Inizia a lavorare nel mondo dello spettacolo come comparsa in videoclip, film e serie televisive. Ottiene, nel 2004, il ruolo di Liz nell’episodio pilota di “Jack & Bobby” e partecipa alle serie tv “The Mountain” e “The O.C.“. Nello stesso anno recita nel suo primo film: si tratta di “Friday Night Lights”. Un anno dopo partecipa al film horror indipendente “Side FX”, nel ruolo di Shay. Seguono altri ruoli marginali in “Dead Sexy – Bella da morire”, “Price to Pay” e “You Are Here”.

Viene notata per i film “North North Country – Storia di Jose” e “Alpha Dog“. Appare, nel 2006, nella serie “Criminal Minds” e nell’horror indipendente “All The Boys Love Mandy Lane”. Nel 2007 la serie televisiva “Hidden Palms” le regala una certa popolarità. Per interpretare il personaggio Greta Matthwes deve seguire una dieta rigida per quattro mesi, che le consente di perdere circa 12 chili. Partecipa anche al film “Remember the Daze“.

Arriviamo così al 2008, anno in cui prende parte ai film “Strafumati“, “Never Back Down – Mai arrendersi” e “The Jonses”, nonché a un episodio della serie televisiva “Californication“. Un anno dopo partecipa a “The Informers – Vite oltre il limite”, ispirato al romanzo “Acqua dal sole” di Bret Easton Ellis. L’anno seguente è la volta del film indipendente “And Soon the Darkness“, remake di un omonimo thriller degli anni Settanta.

Il successo di Amber Heard

Il 2011 è l’anno della consacrazione e della popolarità mondiale, prima grazie a “Drive Angry”, accanto a Nicolas Cage, poi per il film “The Rum Diary – Cronache di una passione“, in cui recita con Johnny Depp. Viene anche scelta per essere protagonista dell’episodio pilota di “The Playboy Club”: si tratta di una serie televisiva ambientato nell’omonimo club di Chicago degli anni Sessanta. La NBC decide di produrre una stagione completa.

Nel frattempo Amber Heard è anche impegnata in alcune pubblicità. È il volto del brand “Guess” e viene ritratta dalla celebre fotografa Ellen von Unwerth. Recita in “Syrup”, adattamento cinematografico dell’omonima opera letteraria di Max Barry. Nel 2013 è nel cast di “Machete Kills” e “Il potere dei soldi“.

Seguono, nel 2015 “Magic Mike XXL” e “The Danish Girl”, presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Due anni dopo recita nei panni di Mera nel film “Justice League” e nel 2018 riprende lo stesso ruolo in “Aquaman”. Nel 2019 ha un piccolo ruolo nel film indipendente “Her Smell”.

L’impegno come attivista

Amber Heard è un’attivista nell’ambito dei diritti civili, soprattutto in riferimento alle coppie omosessuali. Partecipa, nel 2008, alle manifestazioni contro il risultato del referendum della California “Proposition 8”. Lega il suo nome a diverse associazioni: tra queste Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, Amnesty International, Girl Up, Human Rights Campaign e Habitat for Humanity.

In seguito alla messa in onda della serie “The Playboy Club”, alcune associazioni femministe e aggregazioni religiose le hanno mosso alcune critiche. In particolare Gloria Steinem, leader del movimento femminista degli anni Sessanta, ha espresso un forte disappunto.

La Heard ha risposto a queste critiche, spiegando di considerarsi femminista e che, dato che i tempi sono cambiati, è necessario un cambiamento nel modo di agire del movimento per i diritti delle donne.

Vita privata, matrimonio e processo Amber-Depp

Nel 2010 Amber Heard fa coming out nel corso della serata dei gala per il 25esimo anniversario della Gay & Lesbian Alliance Against Defamation. In quell’occasione rende noto di essere bisessuale. Parlando della sua sessualità, ha dichiarato: «Ho avuto relazioni di successo con gli uomini, e adesso con una donna. Amo chi mi piace, è la persona che conta». Nel 2008 ha una relazione con la pittrice e fotografa statunitense Tasya van Ree.

Inizia nel 2012 una relazione con l’attore Johnny Depp. I due si conoscono nel 2011, sul set del film “The Rum Diary – Cronache di una passione”, e decidono di fidanzarsi all’inizio del 2014.

Amber Heard e Johnny Depp si sposano il 3 febbraio del 2015, con rito civile, nella casa dell’attore a West Hollywood. Il matrimonio non dura a lungo, perché nel maggio del 2016, quindi a soli 15 mesi di distanza, Heard chiede il divorzio. Le pratiche si concludono nell’agosto e la separazione viene ufficializzata nel gennaio del 2017.

Ottiene un assegno di divorzio pari a 7 milioni di dollari, cifra che dichiara di aver donato in beneficienza all’American Civil Liberties Union e al Children Hospital di Los Angeles. Negli anni seguenti è arrivata smentita di tale gesto. Amber Heard ha una figlia, nata nell’aprile del 2021 da madre surrogata.

 

La sentenza

Nella primavera del 2022 si svolge il processo tra Heard e Johnny Depp, una vicenda che ha avuto grande eco mediatica. Iniziato l’11 aprile, si conclude all’inizio del mese di giugno, con una sentenza formulata dal tribunale di Fairfax, in Virginia.

Il processo verte su un’accusa di diffamazione lanciata da Depp nei confronti di Heard. La sentenza decreta la vittoria di Johnny Depp e la relativa condanna di Amber Heard a risarcirlo con un totale di 10,35 milioni di dollari (10 di risarcimento e 0,35 come danni punitivi).

In seguito alla sentenza, l’attrice ha scritto sul suo account Instagram (@amberheard): «La delusione che provo oggi va oltre le parole. Ho il cuore spezzato, perché la montagna dell’evidenza non è stata sufficiente a contrastare il potere sproporzionato e l’influenza del mio ex marito. Sono ancora più delusa per ciò che questo verdetto significa per le altre donne».

«È un passo indietro. Mette indietro le lancette dell’orologio, fino a un tempo in cui una donna che parla apertamente e parla chiaro può essere pubblicamente infamata e umiliata. Fa un passo indietro nell’idea che la violenza contro le donne vada presa sul serio. (…) Sono triste di aver perso. Ma sono più triste perché mi sembra di aver perso un diritto che pensavo di avere in quanto americana: il diritto di parlare liberamente e apertamente».