Babbo Natale esiste? Quando raccontare la verità ai vostri figli

di Dalia Smaranda


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Uno dei ricordi più belli per un genitore è il momento in cui si racconta ai propri bambini che Babbo Natale esiste. Ricordare gli occhi pieni di gioia dei vostri figli di quando avete condiviso con loro il primo Natale è un momento davvero emozionante, ma come tutte le belle favole arriva il momento in cui bisogna fare i conti con la realtà. Anche se per noi genitori è un momento difficile dovremo ammettere, dopo anni e anni di piccole bugie, che Babbo Natale non esiste. 

Il momento giusto per dirglielo

Non c’è un momento giusto o sbagliato per parlarne ai nostri bambini. Solitamente però si sceglie di farlo quando sono loro a porsi le prime domande: “Ma perché dobbiamo scrivere una lettera a Babbo Natale, non basta un messaggio su Whatsapp?”, “Esiste Babbo Natale? Nicola, oggi in classe, mi ha detto che è solo una storia inventata”. Quanto un bambino inizia a interrogarsi forse è il momento più adatto, perché è lui il primo a credere che qualcosa non quadri. Sarà che il nonno travestito non lo convince più oppure il fatto che non ha mai visto delle renne fuori casa, ma qualcosa dentro di lui sta cambiando. Non esiste un’età standard per spiegare ad un bambino che Babbo natale esiste e quindi non c’è ne è neanche una per spiegargli il contrario. 

Come spiegarglielo senza ferire i suoi sentimenti

La prima volta che abbiamo raccontato a nostro figlio la storia di Babbo Natale abbiamo dovuto cercare le parole giuste e un racconto convincente, lo stesso dovremo fare anche quando gli spiegheremo che Babbo Natale esiste ma solo nei nostri cuori. È difficile fargli capire, senza ferire i suoi sentimenti, che abbiamo raccontato una bugia. Dobbiamo quindi mettere in conto che potremo vedere un piccolo broncio che gira per casa per qualche giorno. Possiamo a seconda della situazione e della sensibilità del bambino prendere due strade: raccontargli la verità oppure una mezza-verità.

Nel primo caso possiamo raccontare che Babbo Natale rappresenta un simbolo, un momento felice legato a questo periodo dell’anno. I bambini vengono premiati, per come si sono comportati, dai propri genitori che inventano questa bella storia per rendere il tutto ancora più misterioso e affascinante. Dire la verità ai vostri bambini non farà di voi un cattivo genitore. Rafforzerà anzi il legame, mostrando che avete così tanta considerazione di lui da trattarlo come un adulto.

Una mezza-verità potrebbe essere il giusto compromesso

Se non vi sentite ancora pronti a dire tutta la verità è comprensibile, siamo noi i primi a credere in questa favola così tenera. Potete raccontare quindi che Babbo Natale esiste ma porta regali solo ai bambini più piccoli. Quando i bambini diventano grandi chiede aiuto ai genitori per avere tempo di consegnare i pacchi a tutti i nuovi bambini nati nel mondo. Così potrete spiegare ai vostri bambini che erano troppo piccini per vedere un Babbo Natale in carne ed ossa scendere dal proprio caminetto. 

Raccontare ai nostri figli che Babbo Natale non esiste non è facile, si rischia di ferire i loro sentimenti. Scegliendo attentamente le giuste parole potrete comunque rendere il vostro Natale meraviglioso anche senza la storia del omone panciuto che lascia i regali sotto l’albero. 

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