Tickling, quando il solletico diventa erotico

Soffrite il solletico? Allora probabilmente il tickling è ciò che fa per voi: si tratta di una “fase preliminare” molto stuzzicante e con una forte carica sessuale a cui non è detto che segua un rapporto completo. Vi sembra strano? Eppure non lo è, anzi, al contrario di quanto potete immaginare questa è una pratica sessuale molto diffusa, che viene spesso definita knismolagnia, termine usato appunto per indicare il tipo di stimolazione erotica che avviene durante questa fase “di gioco”.

Il solletico, a quanto pare, è una delle forme di intimità fisiche più profonde che tende a instaurarsi nell’intimità di una coppia, ma non è propriamente una cosa da “sesso mordi e fuggi”, anzi, molto spesso viene sperimentata dalle coppie di lunga data, desiderose di ritrovare quella complicità sessuale che spesso nel tempo si perde. L’obiettivo del tickling, dunque, è quello di sedurre e stuzzicare il partner con gesti molto lenti delle dita, ma che viene anche praticata con la lingua o con l’ausilio di altri oggetti. Una pratica che all’estero va molto di moda e che non sempre, a dire la verità, sfocia in un rapporto completo.

E se scappa qualche risata? Ancora meglio! La risata non fa che potenziare il piacere di questa pratica, anche se apparentemente la cosa può sembrare bizzarra o poco sensuale. Ciò che piace del tickling è che è allo stesso tempo un’esperienza piacevole ma anche un po’ fastidiosa, ed è proprio il connubio tra due sensazioni opposte a provocare piacere.

Il solletico, in realtà, rappresenta una versione del sadomaso ma più soft, giocosa e rilassante, dato che comporta una sorta di sottomissione e l’abbandono di qualunque inibizione, tutte caratteristiche che lo rendono un gioco erotico molto coinvolgente, soprattutto per gli amanti del feticismo e in generale dei rapporti di dominazione. Insomma, il tickling può rivelarsi un gioco erotico dolce e divertente, ma anche qualcosa di molto più provocante…